Pil e Ue. Gli italiani tra i più poveri d’Europa.
24 Giugno 2008
di redazione
In base ai dati Eurostat sulla ricchezza procapite l’Italia arretra e si pone al 13.mo posto, dunque terzultima in Europa.
Se paragonata agli altri Paesi europei, l’Italia sembra essere in frenata. Nella media Ue viene superata da quasi tutti i Paesi, dopo di lei solo Grecia e Portogallo.
Sul fronte delle tasse il Dpef non tranquillizza: la pressione fiscale in Italia rimarrà ferma intorno al 43 percento fino al 2011. Inoltre, l’inflazione media annua sarà del 3,4 per cento, contro un tasso programmato dell’1,7.
E intanto si allarga ancora la forbice che ci allontana dalla Spagna. Se si considera pari a 100 la media del Pil pro capite nell’Ue a 27, gli iberici arrivano a 107, mentre gli italiani si fermano a 101.
"Impariamo la lezione da Madrid – afferma il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta -. Riforme, infrastrutture e burocrazia efficiente, ora tocca a noi. La Spagna è stata bravissima a cogliere le opportunita’ del dividendo europeo. Ha sfruttato fino all’ultimo euro i fondi strutturali di Bruxelles grazie a una pubblica amministrazione storicamente efficiente. Al contrario di noi – aggiunge -, la Spagna e’ riuscita a fare importanti riforme. In Italia ci eravamo abituati a risolvere le nostre carenze strutturali con cicli triennali di svalutazione, ma si trattava di crescita drogata, e proprio per effetto della ‘droga’ abbiamo preferito mettere la polvere sotto il tappeto e rimandare le scelte".
Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia dà la sua ricetta: la lotta all’inflazione e evitare la spirale prezzi-salari.