Portici. Assenteisti del comune smascherati, 36 dipendenti arrestati
17 Marzo 2009
di redazione
Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata consegnata a 36 dipendenti del Comune di Portici, popoloso centro situato alle porte di Napoli. L’indagine è stata compiuta dagli agenti della Digos della Questura di Napoli e del locale commissarato.
I poliziotti hanno anche notificato 58 avvisi di conclusione di indagine a carico di altrettanti indagati, dipendenti dello stesso comune. Gli indagati dopo aver marcato il badge (da qui "Free badge", il nome dato all’operazione) si allontavano dal comune per andare a fare la spesa o per andare a passeggio.
Il reato contestato a carico degli arrestati è di truffa aggravata a danno dello Stato. Cifre da brivido se si considera che negli uffici comunali distaccati del comune di Portici, lavorano una settantina di dipendenti. Praticamente 5/6 circa dei lavoratori comunali di Corso Umberto erano assenteisti.
Secondo quanto si è appreso successivamente le indagini sono scattate a ottobre del 2007. Numerosi gli uffici coinvolti in questa vicenda di assenteismo: elettorale, relazioni con il pubblico, anagrafe, matrimoni, stato civile, immigrazione, emigrazione, carte d’identità, richiesta documenti, tributi (ICIAP, ICI, TARSU, TOSAP) e commercio e professioni.
Si tratta prevalentemente di impiegati di mezza età. Le donne dopo aver marcato il badge si recavano a fare la spesa o altre attività casalinghe. Altri dipedenti tornavano a casa e qualcunaltro invece, arrivava con diverse ore di ritardo al lavoro, perché c’era il collega compiacente che marcava al suo posto, naturalmente si trattava di favori interscambiabili.
Per oltre un mese e mezzo una telecamera a distanza a vigilato sui dipendenti assenteisti. Poi sono stati avviati i riscontri e i controlli della polizia per incastrare i dipendenti assenteisti. Nessun blitz quindi, per evitare che gli assenteisti fossero avvertiti telefonicamente da colleghi che si trovavano all’interno dell’ufficio.