Portogallo. Secondo FT pressioni da Ue e Bce perché chieda aiuto
26 Novembre 2010
di redazione
Dopo Dublino, Lisbona. Secondo l’edizione tedesca del Financial Times, la Banca centrale europea e molti Paesi dell’eurozona starebbero facendo pressioni sul governo portoghese perché chieda al più presto un pacchetto di aiuti Ue-Fmi. "Anche se le banche portoghesi non sono considerate superindebitate, a differenza di quanto avviene con le banche irlandesi – scrive il giornale, senza citare alcuna fonte precisa – queste dipendono comunque dalla liquidità della Bce per le loro attività".
Secondo le interpretazioni del "Financial Times Deutschland", dietro le pressioni su Lisbona ci sarebbe il tentativo di evitare il contagio alla vicina Spagna. "Se il Portogallo usa il piano d’aiuti, questo sarà di beneficio per la Spagna, perché è fortemente esposta" nel Paese vicino, ha spiegato al giornale una fonte del ministero delle Finanze tedesco. Finora, le autorità portoghesi hanno sempre rifiutato di considerare l’eventualità di una richiesta di aiuti.
Ancora lunedì, il premier José Socrates aveva ribadito: "Ho sentito parlare di Fmi. Il Paese non ha alcun bisogno di aiuti". Nei giorni scorsi, molti Paesi europei hanno sottolineato la differenza tra il caso irlandese ed il caso portoghese, dove le banche sono solide e dove è già stato avviato un piano per ridurre il deficit nel 2010 al 7,3% (nel 2009 era stato del 9,3%) ed al 4,6% nel 2011.