Rai. Consiglio d’amministrazione ascolterà Minzolini e Mazza
08 Ottobre 2009
di redazione
Nella riunione di oggi del consiglio di amministrazione della Rai c’è stata un’ampia discussione sul caso Minzolini, scoppiato dopo l’editoriale di sabato scorso del direttore del Tg1 contro la manifestazione per la libertà di stampa. Il consiglio – all’interno del quale sarebbero emerse posizioni diverse – ha deciso di ascoltare la prossima settimana sia Minzolini sia il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, anche in relazione alla situazione degli ascolti della rete, questione che è stata oggi al centro dell’audizione in cda del vicedirettore generale con delega alla programmazione Antonio Marano.
In consiglio si è discusso anche del rinnovo del contratto di servizio, con l’audizione del vicedirettore generale Giancarlo Leone che guida la delegazione di Viale Mazzini nella trattativa con il ministero per lo Sviluppo economico-Comunicazioni. Infine è stata approvata la contabilità separata per il 2008, dalla quale risulterebbe uno ‘sbilanciò di oltre 300 milioni – cioè il deficit, rispetto alle risorse da canone, che l’azienda ha dovuto coprire con gli introiti pubblicitari – legato in particolare agli esborsi per i diritti sportivi.
Dopo Minzolini e Mazza, che saranno ascoltati nella riunione di giovedì prossimo 15 ottobre, in cda si terranno anche le audizioni degli altri direttori di rete e testata. Quanto all’editoriale del responsabile del Tg1, il presidente Paolo Garimberti avrebbe ribadito le sue perplessità, che lo avevano già spinto a definire l’intervento "irrituale" e a sollevare il caso in cda, e la necessità di buon senso e moderazione. Sul punto i consiglieri si sarebbero divisi, con la maggioranza a difendere Minzolini e l’opposizione a criticarlo, sollevando dubbi sull’intera gestione del Tg1, ormai trasformato da tg istituzionale a notiziario filogovernativo, citando i numerosi esempi di notizie omesse o sottovalutate dal 17 giugno a oggi: dalla vicenda D’Addario all’attacco del ministro Brunetta alla ‘sinistra per male’ ("vada a morire ammazzata") alle dimissioni del direttore dell’Avvenire Dino Boffo.
Il direttore generale avrebbe sostanzialmente difeso Minzolini, ricordando però anche la lettera inviata a tutti i direttori dei tg per richiamarli al rispetto della completezza e del pluralismo dell’informazione. Nella relazione al cda sull’andamento degli ascolti, il vicedg Antonio Marano avrebbe sottolineato che il raggiungimento degli obiettivi fissati per il periodo di garanzia è ancora possibile, ma che per il 2010 è necessario indirizzare le scelte editoriali e gli investimenti in modo che le reti recuperino le rispettive mission affidate loro dal cda e lavorino in primo luogo ad evitare le sovrapposizioni, in particolare nel day time.