Randagi killer. Martini sollecita sindaci e Asl “a fare il proprio dovere”
11 Giugno 2009
di redazione
Per fronteggiare il fenomeno del randagismo in Sicilia, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, sollecita i sindaci e le Asl "a fare il proprio dovere senza nascondersi dietro la mancanza di fondi". Secondo Martini "i provvedimenti intrapresi dai sindaci delle località in cui si sono verificati recenti episodi di aggressione a persone da parte di cani randagi non tenevano conto delle leggi vigenti e delle responsabilità loro attribuite, spingendosi addirittura al tentativo di mettere in atto una vera e propria mattanza dei cani".
"Il ministero – dice il sottosegretario – ha potuto verificare situazioni di incuria e degrado sul territorio che si protraevano da decenni come risultato di una costante negligenza da parte di chi aveva il dovere di utilizzare i fondi appositamente destinati al problema del randagismo per attuare politiche di sterilizzazione, microchippatura e responsabilizzazione dei proprietari di cani".
"Sollecito tutte le istituzioni locali nuovamente e fermamente – conclude – ad adoperarsi per tutelare l’incolumità pubblica ed evitare il ripetersi di continui episodi di violenza nei confronti di cani randagi".