Riforme. Schifani: “Ci vuole ampia collaborazione fra le forze politiche”
02 Aprile 2010
di redazione
"Ottimista e fiducioso" sulle riforme a patto che arrivino dal confronto con l’opposizione. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il presidente del Senato Renato Schifani, per il quale "la storia insegna che tutte le buone riforme costituzionali sono state quelle che hanno visto un’ampia collaborazione fra le forze politiche".
Schifani si augura che il suo "appello per una pausa di riflessione" lanciato un anno fa dia ora i suoi frutti, da parte di tutte le forze politiche". "Imperdonabile" il contrario. Il primo banco di prova sarà il testo che regola le intercettazioni. Il presidente di Palazzo Madama spiega che esiste "il problema" sulla formula "evidenti indizi di colpevolezza", prevista nel testo che disciplina lo strumento come mezzo di indagine, e "apprezza" l’apertura del ministro Alfano su questo punto.
La fiducia sulle riforme, spiega, proviene dalla consapevolezza che "i temi oggetto di riforma costituzionale sono ampiamente noti agli schieramenti" e il punto di partenza dovrà essere il "consenso unanime sulla semplificazione legislativa, sulla riduzione del numero dei parlamentari e su una maggiore stabilità della forma di governo". Occorre, aggiunge, "che le due parti rimuovano gli steccati e si incontrino".
Sulla riforma della giustizia Schifani ricorda che "tre anni non sono molti" e che bisogna "partire con un progetto organico di riforma costituzionale" altrimenti il rischio è quello di lasciare un "lavoro incompiuto". "Occorre una riforma che consenta al cittadino di sentirsi in una posizione paritaria tra chi lo difende e chi lo accusa – spiega Schifani -, con una reale autonomia del giudice rispetto al pm".
Il Csm, prosegue, "per riconoscimento unanime si muove su basi correntizie, che di per sè non costituiscono garanzia di piena e totale neutralità di giudizio!. Il rapporto con il premier, aggiunge, "nasce da una lunga e stretta collaborazione politica", di Napolitano ha "sempre difeso le prerogative, oltre ad elogiarne equilibrio e saggezza".
Sui rapporti tra Berlusconi e Fini, Schifani afferma che "al di là di eventuali episodiche diversificazioni il loro percorso non può che essere unitario". "Strategica e granitica" è invece l’alleanza fra Bossi e Berlusconi. Schifani si dichiara infine "garantista" sulla vicenda Lombardo e spera che il presidente della Regione Sicilia "possa dimostrare la sua totale estraneità alle accuse".