Rom. Rapiscono bimbo di 18 mesi per 300 euro
04 Ottobre 2010
di redazione
Per 40 euro aveva acquistato nel campo nomadi di via Severini, nella periferia di Roma, la baracca da un connazionale che era tornato in patria. Non sapeva però che per vivere in quel campo avrebbe dovuto anche pagare il diritto al domicilio al ‘capo’ del campo che si è presentato da lui pretendendo 300 euro.
La vittima, un romeno di 21 anni, ha opposto un secco rifiuto ed è stato picchiato brutalmente, che lo ha addirittura preso a morsi al torace mentre continuava a minacciarlo. Mentre avveniva l’aggressione, una romena di 32 anni, d’accordo col capo, ha rapito il figlio della vittima, nascondendolo all’interno della sua baracca. L’uomo ha provato a riprendersi il bambino, ma i sequestratori gli hanno intimato di consegnarli quanto da loro richiesto, altrimenti avrebbero venduto il figlio a una coppia di un altro campo.
La vittima allora ha deciso di chiamare il 113 e di chiedere aiuto. All’arrivo degli agenti la donna ha lasciato cadere il piccolo di appena 18 mesi a terra. In lacrime, sporco e impaurito ma illeso, il bimbo è stato restituito al padre. I sequestratori sono stati arrestati.