Roma. Coppia gay aggredita con una bottiglia, 40enne in manette
22 Agosto 2009
di redazione
Infastidito dalle effusioni di due giovani in un parco, li insulta e ne ferisce uno alla testa con una bottiglia e l’altro all’addome. È successo nel parco Rosati, nel quartiere dell’Eur a Roma, questa notte intorno alle quattro.
I due giovani, che si erano da poco allontanati dal "Gay Village", sono stati soccorsi dagli Agenti della Polizia di Stato della Questura di Roma, giunti sul posto pochi minuti dopo le numerose richieste di soccorso pervenute al 113 da parte di alcuni testimoni.
Uno dei due giovani, soccorso all’ospedale S.Eugenio, ha riportato una ferita al cuoio capelluto, in seguito al colpo ricevuto con la bottiglia, mentre l’altro, ricoverato, è stato sottoposto a intervento chirurgico in seguito alla ferita riportata all’addome.
Gli agenti della Squadra Mobile capitolina, grazie alle dichiarazioni dei testimoni, hanno ricostruito l’accaduto e individuato l’uomo, A.S. di 40 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, e lo hanno denunciato in stato di libertà d’intesa con l’Autorità Giudiziaria per tentato omicidio.
"Mai vissuti tempi così bui a Roma". Così Vladimir Luxuria commenta l’aggressione aggiungendo che "la città è sempre più insicura per tutte le categorie deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando".
Aurelio Mancuso, presidente nazionale dell’Arcigay, ha denunciato che "episodi di grave violenza fisica, ma anche di molestie ed insulti, si stanno moltiplicando in tutta Italia nei pressi di luoghi di divertimento e di aggregazione della comunità lgbt". "Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai due ragazzi romani – ha aggiunto l’esponente dell’Arcigay – e sollecitiamo ancora una volta, il ministero degli Interni a garantire, attraverso strumenti concreti ed efficaci, l’incolumità e la sicurezza delle persone omosessuali e transessuali". "Allo stesso modo sarebbe necessaria una vasta campagna sociale e culturale per combattere la grave patologia dell’omofobia", ha concluso Mancuso.
Dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, il presidente dell’Arcigay di Roma Fabrizio Marrazzo ha annunciato che se i fatti saranno confermati, "l’Arcigay è disponibile a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario a suo carico grazie al nostro legale Daniele Stoppello. Abbiamo bisogno più che mai di un incremento forte e coordinato delle misure contro le discriminazioni a sfondo omofobico".
Immediata la reazione dell’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma Umberto Croppi che, dopo aver espresso piena condanna al grave episodio di intolleranza, ha detto che si tratta di un "gesto estraneo alla cultura della città". "Si è trattato di un gesto estremo – ha aggiunto l’assessore in una nota – estraneo alla cultura dell’accoglienza della città e all’impegno più volte dimostrato da questa amministrazione che, anche con il sostegno garantito al Gay Village, sta lavorando per favorire la civile convivenza tra tutti i cittadini". "Esprimo solidarietà agli aggrediti e ringrazio le forze dell’ordine che, dimostrando che i controlli sono efficienti, hanno individuato l’aggressore che sembrerebbe avere un profilo da delinquente comune", ha concluso Croppi.