Roma: è polemica su idea dedicare strada ad Almirante
22 Maggio 2008
di redazione
E’ polemica sulle parole del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che oggi ha detto di credere "sia giusto affrontare in Consiglio comunale il dibattito per intitolare una strada a Giorgio Almirante". Il sindaco vorrebbe infatti dedicare una strada di Roma ad Almirante: l’annuncio è arrivato oggi, giorno dell’anniversario della morte di Almirante, avvenuta il 22 maggio del 1988 e una settimana prima che a Montecitorio, si svolga la cerimonia di presentazione dei discorsi parlamentari di Giorgio Almirante alla presenza del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. "Almirante – ha detto Alemanno – è stato il precursore della moderna destra democratica in anni difficili e tormentati in cui era veramente difficile superare il ghetto in cui era chiuso il movimento sociale italiano. Nei sui confronti c’è grande rispetto da parte di tutti noi". Pronta la reazione del Pdci che, per bocca del segretario romano Fabio Nobile replica: "Dopo un anno sabbatico e dopo che per tutta la campagna elettorale ha vestito i panni del liberale e del democratico, con la scelta di intitolare una via al fascista e repubblichino di Salò Giorgio Almirante, Alemanno si riveste di nero". Nobile ricorda che Roma è una città "dove esistono quotidiane aggressioni neofasciste nei confronti di giovani e di immigrati, dove viene distrutta all’interno del cimitero monumentale del Verano l’urna che custodiva le ceneri dei deportati a Mathausen, dedicare – dice – una strada a chi mai rinnegò il fascismo è una provocazione inaccettabile". Anche da Pd arrivano critiche all’annuncio di Alemanno: Alessio D’Amato, consigliere regionale del Lazio, sottolinea che "ben altre sono le priorità cui il sindaco di Roma dovrebbe dedicarsi", precisando che deve essere "massimo il rispetto dei morti e di chi ha creduto fino in fondo in un’ideologia politica", ma di ritenere "sbagliato utilizzare la toponomastica per riscrivere la storia". "Ricordo ad Alemanno – ha concluso -che Almirante fu tra i firmatari del Manifesto della razza’ e che collaborò attivamente alla rivista ‘La difesa della razza’ su cui scrisse che ‘il razzismo è il più vasto e più coraggioso riconoscimento di sè che l’Italia abbia mai tentato’". A destra, invece, si leva il coro di chi plaude alle parole di Alemanno: Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e consigliere comunale di Roma trova "penose le reazioni della sinistra all’annuncio di Alemanno. Intitolare una strada di Roma ad Almirante è un gesto di civiltà che onora un patriota della democrazia. Ne fa fede la pubblicazione dei suoi discorsi da parte della Camera dei Deputati. La smettano con l’odio", chiede. Sostegno ad Alemanno anche Federazione romana di Azione Sociale con Alessandra Mussolini che ritiene "doveroso procedere quanto prima alla intitolazione di una strada a Giorgio Almirante. Quando anche il Parlamento decide finalmente di celebrare uno dei padri della Repubblica, non vediamo come Roma possa sottrarsi ad un dovuto omaggio verso Giorgio Almirante". E per il portavoce romano de ‘La destra’ Fabio Sabbatani Schiuma, la toponomastica "può aiutare un necessario processo di pacificazione, dispiace vedere certi esponenti di sinistra ancora livorosi ed evidentemente nostalgici degli opposti estremismi. Da uomo di destra sarei felice se s’intitolasse una strada anche a Enrico Berlinguer".
APCOM