Roma. Strangola compagna e poi si costituisce, 57enne in manette
12 Agosto 2009
di redazione
Ci sarebbe uno sfondo passionale dietro il delitto avvenuto stamane nel quartiere popolare della Magliana a Roma: lui era geloso della compagna e per questo motivo litigavano spesso.
E’ la motivazione, secondo quanto si apprende da fonti investigative, che avrebbe spinto Nicola Campanella, 57 anni italiano, a strangolare Vincent Gift, nigeriana di 24, nella sua abitazione in via delle Vigne. L’uomo, interrogato dal magistrato nella caserma dei Carabinieri del Torrino, si è presentato alle forze dell’ordine con vistosi graffi sul corpo: "Voglio parlare con qualcuno – avrebbe detto – perché ho ammazzato la mia compagna". Il 57enne avrebbe raccontato che la donna, in attesa di rinnovo di permesso di soggiorno, lavorava come parrucchiera a domicilio. Entrambi incensurati, avevano da circa 5 mesi una relazione. L’uomo, definito dagli inquirenti "scosso ma lucido", avrebbe pure consegnato di sua spontanea volontà le chiavi dell’appartamento ai Carabinieri.
Sempre secondo quanto affermano fonti investigative, l’uomo, originario di Bari, avrebbe confessato al Pm Santoni che la compagna aveva una relazione con un connazionale: da qui sarebbe partita la lite che lo ha spinto a strangolarla.
Secondo gli inquirenti l’omicidio sarebbe avvenuto attorno alla mezzanotte e, sempre secondo quanto riporterebbe l’uomo, sarebbe stato compiuto a mani nude. L’italiano descritto come "di corporatura normale" non sembrava essere sotto l’effetto di alcol e di droga.
La notizia rimbalza ben presto nel quartiere romano della Magliana, dove alcuni abitanti vicini di casa del Capannella si dicono increduli ed esterrefatti dell’accaduto: "
Una persona tranquilla, mai una lite, mai un problema: si è andato a rovinare la vita per una stupidaggine".
Il corpo della nigeriana è stato ritrovato sotto il letto dell’abitazione, una modesta casa al civico 14, dove stanno ancora lavorando i carabinieri per i rilievi.