Roma. Stupro di gruppo nel mega party alla Nuova Fiera
02 Gennaio 2009
di redazione
Erano le 6.23 del 1 gennaio quando un vigilante della sicurezza privata ha trovato all’interno della Nuova Fiera di Roma la ragazza di 23 anni aggredita. Aveva il volto tumefatto, era sporca di sangue e in stato confusionale. Il vigilante ha avvisato immediatamente polizia e 118. La ragazza è stata portata all’ospedale San Camillo di Roma dove è stata accertata anche la violenza sessuale.
All’ospedale la ragazza viene medicata e poi trasferita in stato di choc al reparto di Ginecologia, dove una poliziotta arriverà nel tardo pomeriggio per raccogliere la sua deposizione: oltre due ore di informazioni e dettagli, incluso l’identikit degli aggressori.
Ieri pomeriggio in ospedale la giovane è stata interrogata dalla Squadra mobile che sta conducendo le indagini per identificare e rintracciare gli aggressori. La dottoressa che la visita per prima descrive: "Aveva un labbro gonfio, ecchimosi sul collo, lividi dietro la testa e di lato". Ma quello che colpisce anche i primi soccorritori è la perdita di sangue, che "fa pensare ad una violenza prolungata e feroce".
Secondo le ricostruzioni, in quattro, forse in cinque, hanno stuprato la ragazza di 25 anni, residente ad Ariccia. L’avrebbero picchiata, offesa e lasciata sulla pista di ballo della mega festa organizzata nella Nuova Fiera di Roma. Un party che, nell’edizione di quest’anno, ha riunito più di 30 mila giovani alla ricerca della migliore musica techno-house nelle 24 sale allestite e con i 28 dee-jay di livello mondiale che sparavano musica a tutto volume.
Per l’occasione la festa è stata presidiata all’esterno da funzionari della Municipale di ventennale esperienza e all’interno da agenti di sicurezza privata e polizia in borghese perché, con i numeri previsti per la megafesta, il comune di Roma e l’organizzazione non volevano correre rischi.
"Ero con un gruppo di amici, volevamo sentire musica e ballare", racconta la giovane. Quando un gruppetto di ragazzi l’ha adocchiata, avvicinata e stretta da un lato, lei è rimasta sola al centro del branco. Un’imprudenza che le è costata cara.
Nel frattempo gli organizzatori dell’evento (curato da "Roma for Music"), oltre a mettersi a disposizione dell’autorità giudiziaria, hanno espresso parole di "grave condanna" per l’episodio di violenza.