Russia. Diliberto: La Rivoluzione d’Ottobre parla all’oggi e al domani

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Russia. Diliberto: La Rivoluzione d’Ottobre parla all’oggi e al domani

07 Novembre 2007

Nel giorno dell’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre in Russia “nessuna nostalgia, nessuno sguardo rivolto al passato perché la rivoluzione d’ottobre parla all’oggi e al domani”. Così Il leader del Pdci, Oliviero Diliberto.

Diliberto ha esordito con queste parole a Mosca nel suo intervento dal palco in piazza Teatralnaia, vicino alla Piazza Rossa, per celebrare insieme ai comunisti russi, il 90/mo anniversario della rivoluzione bolscevica.

La presa del Palazzo d’Inverno, per Diliberto, “ha rappresentato un grande momento liberatorio in cui i lavoratori sono diventati per la prima volta protagonisti e non più spettatori della storia, conquistando i propri diritti e irrompendo nella scena politica”, ha osservato.

“Dopo il 1989 capitalismo e imperialismo dicevano che la storia del movimento comunista e operaio era finita, ma è accaduto esattamente il contrario”, ha aggiunto Diliberto, sottolineando come oggi vi siano ancora “guerre, fame, sottosviluppo, forme inedite di sfruttamento, e un saccheggio del pianeta che mette a repentaglio l’esistenza stessa del genere umano”.

“Il capitalismo ha dimostrato di non essere in grado di risolvere i problemi e le ingiustizie: ecco il senso di questo anniversario che si proietta sulle nuove generazioni”, ha contunuato il leader del Pdci, ammonendo che “finché ci sarà sfruttamento degli uomini sugli uomini, ci sarà il comunismo a combatterlo”.

“Sono passati novant’anni dalla rivoluzione d’ottobre, ma anche settanta dalla morte di Gramsci e quaranta da quella di Ernesto Che Guevara: vittoria e sconfitta, è la nostra storia%22, ha concluso Diliberto.

Il segretario comunista ha poi indicato l’affermazione del socialismo in America Latina: “In quella stessa Bolivia in cui fu ucciso Che Guevara, oggi un indios, Evo Morales, è presidente della Repubblica democraticamente eletto; oggi in America Latina, sull’esempio di Cuba, stanno affermandosi nuovi paesi socialisti, perché le idee della rivoluzione d’ottobre non muoiono ma sopravvivono agli uomini”.

Dopo aver portato all’inizio del suo intervento “il caloroso saluto di tutti i comunisti italiani”, Diliberto ha concluso inneggiando in russo “alla grande rivoluzione socialista d’ottobre”, auspicando “pace e fratellanza tra i popoli”.