Russia. E’ morto il gliornalista anti-integralista aggredito ieri
03 Settembre 2008
di redazione
La serie di attacchi, spesso mortali, ai danni dei giornalisti d’opposizione in Russia e nella parte nord del Caucaso, continua. E’ morto oggi per le ferite riportate ieri sera in un attentato il giornalista televisivo daghestano Abdullah Alishaiev, noto per la sua battaglia contro l’integralismo islamico e le sette wahabite. Lo riferiscono le agenzie russe, precisando che Alishaiev è stato bersagliato a colpi di pistola sparati da bordo di un’automobile mentre stava rientrando a piedi a casa a Makhackhala, capitale daghestana. Alishaiev non era un giornalista di opposizione ed è il secondo giornalista ad essere ucciso da domenica nella turbolenta regione caucasica. Secondo gli inquirenti, la pista più probabile per l’uccisione è quella dell’integralismo islamico.
Oltre che della morte di Abdullah Alishaiev, le agenzie di stampa internazionali riportano l’aggressione a un altro giornalista, Miloslav Bitokov. Due vicende che si vanno ad aggiungere alla morte di Magomed Yevloyev, fondatore di un sito web molto critico nei confronti dell’amministrazione della repubblica russa d’Inguscezia (Ingushetiya.ru), che secondo le autorità ingusce sarebbe molto in un incidente mentre si trovava a bordo di un’auto della polizia. La versione ufficiale dice che un colpo di pistola è partito mentre l’uomo cercava di impossessarsi dell’arma di un agente, ma gli attivisti per i diritti umani non credono alla storia.
Dell’aggressione a Bikotov, giornalista d’opposizione attaccato nel Nord del Caucaso, si sa soltanto che è stato picchiato brutalmente da tre uomini, ma è rimasto vivo.
Nel marzo scorso, il presidente della televisione di stato del Daghestan era stato ucciso nella sua auto in un agguato fuori da un supermarket a Makhachkala.