Sacconi, presto una riforma delle cure primarie per rilanciare la sanità

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Sacconi, presto una riforma delle cure primarie per rilanciare la sanità

09 Ottobre 2008

Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi è intervenuto al Congresso nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) di Villasimius assicurando che il governo si vuole impegnare per modificare i principali ostacoli della sanità italiana. In particolare, ha dichiarato che uno degli obiettivi primari è combattere "la centralità degli ospedali, che impediscono lo sviluppo di un sistema di cure primarie efficaci e che sono antieconomici".

Sacconi ha, inoltre, promesso di fronte alla platea di medici di famiglia che il cambiamento avverà d’accordo con la categoria: "Vogliamo accompagnare la convenzione – ha spiegato il ministro – con un rilevante patto tra Stato, Regioni e associazioni, di medio lungo termine. Un patto che stabilisca il percorso della transizione dai vecchi ai nuovi modelli organizzativi".

Inoltre, il ministro del Welfare ha rassicurato i medici di famiglia che chiedono un maggiore impegno per una rapida soluzione della trattativa della medicina convenzionata – da tre anni senza contratto – e per una reale riforma del sistema delle cure primarie basata sulla centralità del medico di famiglia . Sacconi ha infine assicurato che verrano prese in considerazione richieste concrete come, per esempio, la necessità di rivedere il compenso oggi basato sulla quota capitaria e l’abolizione dell’Irap che oggi i professionisti devono pagare.

 "Questo congresso dei medici di famiglia – ha concluso il ministro del Welfare – rappresenta realmente una svolta. Noi ci impegniamo a favorire questo cambiamento, perchè crediamo in nuovi modelli organizzativi già concretamente avviati in alcune regioni, che danno valore ai servizi territoriali, alla presa in carico della persone, favoriti anche dall’uso delle tecnologie della comunicazione".