Salari. I lavoratori italiani guadagnano il 23% in meno dei colleghi europei
29 Gennaio 2010
di redazione
L’Italia è ultima per salari percepiti tra i Paesi europei, ma nella top ten per il cuneo fiscale. I dati emergono dall’ultimo rapporto dell’Eurispes "Italia 2010".
Lo stipendio medio netto dei cittadini italiani ammonta a poco più di 14.700 euro (21.374 dollari), cifra che vede il nostro Paese al 23esimo posto fra i 30 più industrializzati. Negli altri Stati europei le retribuzioni nette annue si aggirano in media intorno ai 25.000 dollari. I lavoratori italiani incassano circa il 17% in meno della media Ocse.
Tra i paesi con il maggior salario medio netto annuo per un lavoratore senza carichi familiari si collocano tra i primi dieci: Corea del Sud (39.931 dollari), Regno Unito (38.147), Svizzera (36.063), Lussemburgo (36.035), Giappone (34.445), Norvegia (33.413), Australia (31.762), Irlanda (31.337), Paesi Bassi (30.796) e Usa (30.774). Tra gli altri paesi europei con retribuzioni nette annue che si aggirano in media intorno ai 25.000 dollari, ci sono: Germania (29.570), Francia (26.010), Spagna (24.632), e superando invece solo: Portogallo (19.150), Repubblica Ceca (14.540), Turchia (13.849), Polonia (13.010), Slovacchia (11.716), Ungheria (10.332) e Messico (9.716).
Se invece come termine di paragone viene assunta l’Europa a 15 (27.793 dollari annui di media), lo stipendio italiano è inferiore del 23% o nell’Europa a 19 (mediamente 24.552 dollari annui), il compenso medio annuo del lavoratore italiano è minore del 13%. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, nel corso dell’ultimo ventennio il valore degli stipendi degli italiani sarebbe diminuito di quasi il 13% rispetto al Pil, contro una flessione media pari all’8% nelle 19 economie più avanzate.
La differenza tra costo del lavoro e retribuzione netta – il cosiddetto "cuneo" – arriva invece a pesare per il 46,5%, che piazza l’Italia al sesto posto.