Sanità, altre due cliniche milanesi nel mirino dei Pm
12 Giugno 2008
di redazione
Non si arresta la bufera sulla sanità. Dopo la Santa Rita, altre due cliniche milanesi, l’istituto San Siro e la casa di cura San Pio X, nel mirino dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano.
Su "Panorama", domani in edicola, i particolari dell’indagine, che si sta concentrando su due tipi di intervento: le emorroidi e la chirurgia estetica sui malati di Hiv.
Entrambe le strutture chiedevano rimborsi intorno ai 6.000 euro per le cure ai sieropositivi, mentre gli interventi per emorroidi venivano catalogati come operazioni all’intestino crasso, che garantivano rimborsi di circa 11.000 euro.
Solo alla San Pio X tredici persone, tra cui due religiosi, un primario e quattro chirurghi, sempre secondo il settimanale, sarebbero accusate di associazione per delinquere e truffa aggravata.
Sono cominciati, davanti al gip Micaela Curami, gli interrogatori di garanzia dei medici ai domiciliari. Il primo ad essere sentito è stato il dottor Renato Scarponi, che ha risposto alle domande del magistrato. Toccherà poi ad altri sei "camici bianchi" essere ascoltati dal gip. Nel frattempo, i pm, Tiziana Siciliano e Grazia Pradella, interrogheranno altri cinque anestesisti della casa di cura, dopo quelli di ieri.
Intanto, nell’ufficio dei pm titolari dell’inchiesta, continuano ad arrivare telefonate di presunte vittime del bisturi di Pier Paolo Brega Massone, in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà, e degli altri sanitari della struttura.