Sanità. Sono 13 gli indagati per la morte di Rossella Gotti
11 Novembre 2009
di redazione
Sono tredici gli indagati nell’ ambito dell’inchiesta sulla morte di Rossella Gotti, la mamma bergamasca di 38 anni deceduta domenica mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo dodici giorni dopo il parto, in seguito a un’ emorragia interna dovuta a un aneurisma alla zona addominale.
Le persone iscritte nel registro degli indagati sono tutti medici (chirurghi, anestesisti e ginecologi) che lavorano agli Ospedali Riuniti; tra loro non ci sono infermieri, nè ostetriche. Rossella Gotti aveva dato alla luce una bimba il 27 ottobre scorso con un taglio cesareo ed era stata dimessa quattro giorni dopo senza complicanze.
Il 3 novembre la donna era tornata in ospedale perchè accusava forti dolori alla schiena. Dopo averla visitata, i medici l’hanno rimandata a casa. Sabato sera è tornata di nuovo e a quel punto è stata operata, ma l’ intervento chirurgico non è servito a salvarle la vita. Solo l’ autopsia, fissata per venerdì, chiarirà le cause del decesso, stabilendo se esiste una connessione tra il parto e l’aneurisma sopraggiunto pochi giorni dopo il ritorno a casa della vittima.