Scuola. Caro libri, dal 2007 aumenti di spesa fino al 40%
26 Agosto 2008
di redazione
Antitrust e tetti fissati dal ministero dell’Istruzione non bastano a limitare i costi: 7 scuole su 10 per il biennio superiore sforano i budget stabiliti. Aumenti di spesa per i libri scolastici delle scuole medie fino al 20% in più rispetto ai budget delineati dai decreti ministeriali: tra pochi giorni inizia il nuovo anno scolastico e le famiglie sborseranno addirittura il 30-40% in più rispetto al 2007. E’ la denuncia del Dipartimento Junior del Movimento Difesa del Cittadino che in vista della ripresa scolastica autunnale ha presentato l’indagine annuale sui costi della dotazione libraria per le scuole secondarie inferiori e superiori in quattro città italiane: Milano, Bologna, Roma e Palermo.
Nel dettaglio, nelle scuole secondarie pubbliche inferiori di Milano, Bologna, Roma e Palermo, nel 2008 tutti i campioni non rispettano il tetto ministeriale di spesa, con aumenti dal 10% al 20%; in particolare l’escursione delle variazioni va dall’8-10% di Roma e Bologna, al 16% in più di Milano ed al 20% in più di Palermo. Il conto può risultare ancora più salato se si considerano i costi dello scorso anno scolastico: per MDC Junior c’è stato un incremento medio del budget per la dote libraria, sia per Palermo che Milano, del 20%. Inoltre, bisogna calcolare e aggiungere il costo dei libri consigliati (come dizionari, atlanti e supporti CD Rom) che, se non presenti già in casa, vanno a sommarsi alla consistente cifra di circa 580/630 euro a triennio, con somme a partire dagli 80 euro a singolo testo.
Anche per le scuole secondarie superiori dal dossier emerge il dato che la maggior parte delle scuole (oltre il 50%) non è riuscita ad adeguare, per tempo, il costo complessivo dei testi in adozione ai tetti di spesa ministeriale. Sono, comunque, da segnalare dei miglioramenti rispetto lo scorso anno: come in alcune scuole superiori a Palermo e Milano, dove sono stati ampiamente rispettati i budget nei limiti prefissati dal Ministero. Mentre, permangono i casi eclatanti, come a Roma, dove a molti genitori capiterà di dover accantonare, per il quinquennio al liceo classico del proprio figlio, ben 2.100 euro, oltre 600 euro sopra il tetto stabilito dal Ministero. Per quanto riguarda i licei scientifici, si nota un allineamento generale alla tabella di Viale Trastevere, con una diminuzione delle forti escursioni dello scorso anno.
Dai rilevamenti effettuati sugli istituti tecnici, pur permanendo forti divari da una città all’altra, si può invece notare, in generale, una forte diminuzione dei budget, soprattutto rispetto allo scorso anno. Tutti i campioni rilevati da MDC Junior superano così il tetto di spesa ministeriale, ma rimangono nel margine di aumento entro il 10%, tranne il caso virtuoso di Milano, con quasi meno 300 euro rispetto alle indicazioni. Valutando poi i costi del biennio comune a tutti gli indirizzi, in media 7 scuole su 10 non rientrano nei parametri di legge con variazioni dal 4 al 23% in più. Anche se appare, finalmente, qualche scuola virtuosa: il biennio tecnico a Milano che può delinearsi a quota 287 euro, contro i 460 euro del tetto ministeriale e quasi la metà di Roma e Palermo per lo stesso indirizzo, o come il ginnasio classico palermitano che risparmia oltre 200 euro rispetto al budget previsto.
fonte: APCOM