Se Bersani dice “al popolo ci pensiamo noi”, c’è da temere
21 Settembre 2009
di redazione
“Mi viene in mente l’estate del ’94, l’evocazione dei poteri forti” Dice Pierferdinando Casini alla Repubblica (21 settembre) La tesi di Casini che i berlusconiani s’inventano un’aggressione coordinata contro di loro nel 1994 da un circuito economico-giudiziario-editoriale, è come la posizione di quelli che dicono che non sono loro a essere razzisti, ma sono i negri a essere negri
“La stampa internazionale continua a parlare di ‘grave soap opera’” Dice Concita De Gregorio sull’Unità (21 settembre) Quanto si prende per “soap opera”? Dai due ai tre anni?
“Al popolo ci pensiamo noi” Dice Pierluigi Bersani al Corriere della Sera (21 settembre) E un brivido corse per le schiene di milioni di pensionati, bottegai e persino di metalmeccanici
“Cerchiamo di uscire dalla politica tacco undici” Dice Vittorio Emanuele Parsi al Corriere della Sera (21 settembre) Una frase un po’ imprudente per un compagno di viaggio di ricciolo d’oro Montezemolo. Comunque tra le righe (e tra i tacchi) si legge l’attacco a Brunetta & Berlusconi