Senato: la Finocchiaro minimizza, Berlusconi: è un’agonia
05 Dicembre 2007
di redazione
“L’accordo nella maggioranza c’è. La maggioranza è compatta e voterà tutti gli emendamenti sui quali c’è il parere favorevole del governo”.
Così la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, al termine del vertice maggioranza-governo sul decreto sicurezza seguito al doppio ko per governo e maggioranza nell’aula del Senato.
Il governo è stato battuto prima sulla richiesta di sospendere l’esame del decreto legge sulla sicurezza per farlo ritornare in commissione per una valutazione più attenta sulla questione dei Cpt.
L’opposizione ha chiesto di proseguire i lavori ed è stata accolta con 156 no alla sospensione contro 154 sì dell’Unione.
Alla ripresa dell’esame del decreto, il presidente della commissione Affari costituzionali, Enzo Bianco, aveva chiesto di sospendere i lavori dell’aula per “consentire al governo di assumere le valutazioni di tutti i gruppi” sul punto controverso che riguarda l’emendamento dell’esecutivo (per la precisione il 1305) che prevede il “trattenimento in strutture già destinate per legge alla permanenza temporanea” degli immigrati da espellere.
Tutta la maggioranza ha sostenuto la proposta di Bianco, il provvedimento è andato in aula senza relatore e senza che il testo sia stato preventivamente emendato.
Poi il Senato ha deciso con 156 voti a favore a 154 contro di votare un emendamento dell’opposizione per parti separate, come chiesto dai senatori della Cdl. Con il centrodestra, a quanto viene riferito, avrebbero votato i senatori Helga Thaler e Domenico Fisichella. Per la seconda volta il governo è andato sotto su una questione procedurale, dopo la prima bocciatura dell’aula su una richiesta di sospensiva.
Per quanto riguarda le votazioni, bisogna tener conto che ci sono almeno un paio di senatori della maggioranza che sono assenti per malattia, e dei senatori a vita è presente solo Rita Levi Montalcini.
Il centrosinistra può contare su un vantaggio risicatissimo per le assenze del senatore Zuccherini del Prc e dell’indipendente eletto all’estero, Luigi Pallaro. In Aula è tuttavia presente la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Questo significa che, sulla carta, la maggioranza può contare su 157 senatori, soltanto uno in più rispetto ai 156 esponenti del centrodestra.
“Le sconfitte subite al Senato durante le votazioni sul decreto legge sulla sicurezza dalla maggioranza dimostrano che sta implodendo. Occorre quindi mettere la parola fine a questa agonia”. Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti prima di partecipare ad una riunione con i vertici del partito.
“Da quanto tempo dico che questa maggioranza imploderà si dimostra ad ogni passaggio parlamentare-afferma il Cavaliere a chi gli fa notare quanto accaduto questa mattina al Senato- Non e’ pensabile governare un paese in questa situazione. Mi sembra che sia veramente un’agonia che fa male al paese”.
E a chi ricorda le parole di ieri del presidente della Camera Fausto Bertinotti che ha sottolineato la necessità di guardare oltre l’Unione, Berlusconi replica: “Guardiamo dove si vuole, purchè si metta la parola fine a questa agonia”.