Si votano a Roma nuovi vertici comunità ebraica
30 Marzo 2008
di redazione
Quindicimila ebrei sono chiamati alle urne, oggi, per eleggere il nuovo Consiglio e la nuova Consulta della Comunità ebraica di Roma, la più numerosa in Italia.
Seggi aperti dalle 8.30 alle 22 – negli 8 seggi sparsi nella Capitale – e successivamente si saprà chi sarà il nuovo presidente della Comunità romana che avrà il compito di prendere il posto di Leone Paserman (presidente della Comunità romana negli ultimi 8 anni) che ha rinunciato a ricandidarsi per motivi personali e che ha già annunciato di dare la sua preferenza a Riccardo Pacifici, attuale vicepresidente e portavoce della Comunità ebraica di Roma.
Dopo le 22 di oggi, dunque, si saprà la composizione del Consiglio, organo decisionale, composta da 28 membri e della Consulta, una sorta di Assemblea, composta da 40 membri. Gli organi si rinnovano ogni 4 anni. L’ultima votazione fu nel 2004 e la lista ‘Per Israele ebbe la maggioranza assoluta e Pacifici fu il più votato. Nel 2004 si recò alle urne il 27%, ma per oggi si attende una maggiore affluenza.
Ecco le modalità di voto: al Consiglio si vota per la persona e non per la lista, mentre alla Consulta si vota con il sistema proporzionale. Ci sono tre liste: ‘Yachad-Insieme’, ‘Per Israele’ e ‘Per i giovani, insieme’. Ogni lista ha 16 persone, ma sarà poi quella che otterrà più voti a decidere chi nominare presidente del Consiglio. Solamente la lista ‘Per Israele’ è uscita allo scoperto e ha annunciato che, in caso di vittoria, nominerà presidente Riccardo Pacifici. Ogni elettore (maggiori di 18 anni) ha 16 voti ed è permesso il sistema del panachage, ovvero la scelta di diverse liste. Una volta eletto il Consiglio generale, sarà designato il nuovo presidente che indicherà la giunta composta da 8 consigliere. Per la Consulta, invece, sono a disposizione 10 preferenze ma della stessa lista.
Ssa
fonte: APCOM