Sicurezza. Fiducia del governo alla Camera
14 Luglio 2008
di redazione
Il governo pone la fiducia alla Camera sul decreto legge sicurezza. Lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.
Per il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano "L’opposizione, "a prescindere" del Pd, obbliga alla fiducia sul decreto sicurezza. Non contano nulla – osserva Mantovano – le seguenti circostanze: circa 20 emendamenti proposti dall’opposizione al Senato accolti, su temi come la lotta alla mafia e le competenze delle Procure distrettuali; la modifica della norma sui processi nel senso chiesto dall’Anm, dal Csm e dallo stesso Ps; l’essere stato l’esercito già autorizzato, e non una sola volta, a concorrere a funzioni di sicurezza quando governava il Centrosinistra; il grande consenso che questa misura ha incontrato anche fra gli elettori del PD; l’essere una buona parte delle norme ripresa da ddl proposti dal governo Prodi, senza aver avuto la forza per farli approvare dalle Camere. Sostenere poi che il PD non può votare la fiducia a Berlusconi – aggiunge il sottosegretario – equivale a trascurare che la fiducia è una scelta necessitata dagli oltre 1.000 emendamenti proposti dalle opposizioni"