Sicurezza, La Russa: 3000 soldati in città
16 Giugno 2008
di redazione
Il governo è ora pronto a presentare il suo emendamento al decreto sicurezza, relativo all’impiego di militari per il pattugliamento delle città. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa.
La Russa lo ha reso noto durante una conferenza stampa alla Camera, dopo il suo incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica.
Il numero dei militari, ha aggiunto, è stato innalzato a 3000 unità. Avranno più compiti: perlustrazione, pattugliamento, servizi di vigilanza ai siti e agli obiettivi sensibili. la task force sarà reclutata preferibilmente tra Carabinieri oggi impegnati in compiti militari o tra volontari delle Forze Armate addestrati per i compiti da svolgere.
«Toccherà ora al ministro dell’Interno – ha sottolineato La Russa – decidere se, come e quando utilizzare questa possibilità per le emergenze che si possono presentare».
Per lo più i militari saranno Carabinieri. La Russa ha indicato il reggimento paracadutisti Tuscania oppure soldati dell’esercito espressamente addestrati per questa attività. L’emendamento che presenterà il governo al Decreto Legge del 23 maggio scorso, con l’articolo 7 bis, dice che "per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo del territorio, può essere autorizzato un piano di impiego di un contingente di personale militare appartenente alle forze armate, è posto a disposizione dei prefetti delle province comprendenti aree metropolitane e preferibilmente carabinieri impiegati in compiti militari o comunque volontari delle stesse forze armate specificatamente addestrati per i compiti da svolgere".
Questo personale avrà lo status di agente di polizia e sarà utilizzato per la vigilanza a obiettivi sensibili, ma anche per la perlustrazione del territorio in concorso con le forze di polizia. Il piano può essere autorizzato per un periodo di sei mesi, rinnovabile per una volta, per un contingente non superiore a 3.000 unità.