Sicurezza, nuovo ricatto di Giordano a Prodi

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Sicurezza, nuovo ricatto di Giordano a Prodi

06 Novembre 2007

Rifondazione comunista non voterà il decreto sulla sicurezza così com’è.  L’avvertimento agli alleati è chiaro: “Vincoliamo il nostro voto  all’accettazione delle modifiche”.

Sono quattro le modifiche proposte dal segretario del partito, Franco Giordano, che ribadisce anche  ribadisce il no ad ogni accordo con il centro-destra.

Al termine della direzione del partito, Giordano ha chiesto che il testo del decreto “sia congruo rispetto alla direttiva europea. Le espulsioni possono essere adottate solo per motivi di sicurezza e terrorismo, non per soli motivi economici, e non bastano che ci siano condanne penali”.

Inoltre Rifondazione chiede “la restituzione della competenza in materia al giudice ordinario e non al giudice di pace” e la reintroduzione delle norme della legge Mancino “con disposizioni specifiche sul razzismo e i reati sessuali”.

“Vincoliamo il nostro voto positivo al decreto sulla sicurezza- spiega alla fine Giordano- al recepimento delle modifiche che proponiamo e al fatto che siano tenute sbarrate le porte alla destra”.