Sicurezza stradale: tolleranza zero su uso alcool alla guida
15 Dicembre 2008
di redazione
"Chi guida non beve, chi beve non guida". Questo è il principio, all’insegna della tolleranza zero, della proposta di legge alla quale sta lavorando la commissione Trasporti della Camera. Una proposta ‘bipartisan’, nata da un progetto del Pd e il cui relatore è l’esponente del Pdl Silvano Moffa.
Ad illustrarla è stato il presidente della commissione Trasporti di Montecitorio, Mario Valducci, a margine del convegno organizzato dal Centro europeo trasporti sullo sviluppo delle reti transeuropee.
"Siamo lavorando su una proposta di legge -ha spiegato Valducci- che si aggancia a d un lavoro già svolto. È una proposta assolutamente bipartisan che introduce il principio della tolleranza zero nei confronti dell’uso di alcool. Chi guida non beve e chi beve non guida: si tratta di un ulteriore giro di vite anche rispetto agli attuali limiti consentiti".
Questa proposta, che Valducci spera venga varata a fine gennaio dalla Camera, si tradurrà "in un modifica al Codice della strada".
La questione si trova in primo piano in ragione dei continui incidenti gravissimi che stanno avvenendo nelle strade di tutta l’Italia.
Nella notte, è morto per complicazioni penumotoraciche Salvatore Giove, 56 anni, la seconda vittima dopo l’incidente che la scorsa domenica ha ucciso Giuseppe Lorenzetto, 61enne, e 26 persone sono rimaste ferite. Le vittime sono state investite dall’auto guidata da un giovane 20enne che è piombata sulla folla domenica a Cesano Maderno. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il giovane al volante aveva un tasso di alcol nel sangue superiore a quanto consentito dalla legge.
A Modena e a Lecce, il bilancio è di un morto e due persone ricoverate in prognosi riservata. Il primo incidente stradale è avvenuto a Baggiovara, in provincia di Modena dove M.D.A., 21 anni e residente a Maranello, ha investito tre persone. A Lecce, nella notte tra domenica e lunedì, un giovane ciclista di 21 anni di Lecce, Omar Monaco, è invece morto travolto da un’automobile il cui conducente è fuggito senza soccorrerlo.
Un’indagine condotta su 74 conducenti arrivati dopo un incidente al trauma center dell’ospedale Niguarda di Milano tra marzo e settembre 2008 dimostrerebbe che il 50% dei conducenti coinvolti in incidenti stradali risulta positivo all’etilometro o al test per le droghe. Lo studio, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) dell’ospedale e la polizia locale di Milano, è stato presentato durante un convegno. "In sette casi su dieci si tratta di uomini", spiega Osvaldo Chiara, direttore del trauma team di Niguarda, "con un’età media di 39 anni. Il 20% risulta positivo all’alcol, il 20% a droghe (soprattutto cocaina) e il 15% sia all’alcol che alla droga".
Ancora più allarmanti sono i dati relativi alla pirateria stradale: ogni anno sono 500 i casi in cui, dopo un incidente, il conducente non si ferma a prestare soccorso. Secondo Domenico Musicco, legale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, "solo nei primi sei mesi del 2008 si è registrata un’impennata dei casi pari al 74% rispetto allo stesso periodo del 2007".
Secondo gli esperti sono principalmente due le misure che dovrebbero essere adottate. Innanzitutto una maggiore educazione per chi si mette alla guida, ma soprattutto più controlli su strada. In Italia, infatti, "si eseguono ogni anno un milione di alcol test, contro i dieci milioni della Francia», conclude Musicco. "L’automobilista italiano ha una possibilità ogni 74 anni di essere fermato per un controllo".