Sismi: Branciforte attacca riforma servizi
10 Maggio 2007
di redazione
Il capo del Sismi, l’ammiraglio Bruno Branciforte, di fronte alla commissione
Affari costituzionali del Senato attacca quei provvedimenti che in ambito di
riorganizzazione del Sismi, comporterebbero la “perdita” della sua presenza
territoriale in Italia, affermando che sarebbe “una grossolana
razionalizzazione delle risorse disponibili” e non gioverebbe alle
capacità info-operative” del servizio segreto estero.
“La questione
-ha proposto- potrebbe essere trattata separatamente con uno studio della
presidenza del Consiglio, consultando i dicasteri competenti per essere poi
definita nell’ambito dei regolamenti” previsti dal disegno di legge in
discussione. L’audizione dell’ammiraglio infatti arriva in seguito all’approvazione
della Camera del provvedimento che prevede un nuovo riparto di competenze tra
Sie e Sin (il Servizio informazioni nazionale, erede del Sisde) ispirato ad un
criterio territoriale. Branciforte denuncia anche gli effetti negativi causati
dalla riduzione degli stupendi. “Come ha già avuto modo di rappresentare
il segretario generale del Cesis – ha detto -, ribadisco che quella sostanziale
riduzione del trattamento economico del personale non può non comportare
effetti negativi all’organizzazione in un momento in cui si richiede peraltro
un maggiore sforzo e maggiori rischi”.