Spagna. Blitz antidroga: implicati calciatori e agenti Fifa

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Spagna. Blitz antidroga: implicati calciatori e agenti Fifa

26 Febbraio 2009

La polizia antinarcotici spagnola ha condotto un’operazione dove sono stati intercettati 600 chili di droga nascosta in un contenitore di pezzi di generatori eolici. La sorpresa è stata quella di scoprire che le sostanze assavano dalle tasche di mediatori e agenti abilitati dalla Fifa per arrivare alle narici di giocatori. Sono 11 le persone che al momento sono state arrestate.

L’operazione di polizia è stata condotta fondamentalmente tra Madrid e Valencia, a partire dalla scia lasciata da due personaggi chiave di questa trama: due agenti di altrettanti giocatori di nazionalità serba, abilitati dalla Fifa. Secondo gli inquirenti sarebbero loro alla guida del giro, aprendo alla possibilità che a breve potrebbero scattare numerosi arresti.

Un agente con licenza Fifa sarebbe stato fermato. Secondo fonti di polizia, riportate dal sito internet del quotidiano iberico "El Pais", il presunto leader del gruppo sarebbe Zoran Matijevic, di origine serba ma di nazionalità francese, che in passato è stato manager del Nizza e, attualmente, esercita come agente Fifa nella compravendita di calciatori. L’ex dirigente francese avrebbe approfittato dei suoi continui viaggi in Sudamerica per prendere accordi e coordinare le operazioni di trasporto della cocaina verso l’Europa. Uomo di fiducia di Matijevic sarebbe un altro personaggio del mondo del calcio: Pedrag Stankovic, ex giocatore dell’Hercules, del Badajoz e della Stella Rossa di Belgrado.

Tra i nomi implicati nella vicenda ci sarebbero poi anche quelli di Carlos de la Vega e Pablo Acosta, rispettivamente terzino del Rayo Vallecano (terza squadra di Madrid dopo Real e Atletico, impegnata nella Segunda Division) e dipendente dell’agenzia Ariete Sport che si occupa di rappresentare alcuni calciatori. L’ultimo a essere stato arrestato è stato Jesus Emilio Diaz de Mier, meglio noto come Txutxi, che ha giocato in passato con le maglie di Hercules Alicante e Athletic Bilbao.

L’organizzazione avrebbe avuto a Valencia altre persone che si sarebbero occupate di preparare la falsa documentazione necessaria per l’importazione della droga nei contenitori. La ditta di esportazione dei contenitori è domiciliata in Argentina e il materiale che trasportava era stato dichiarato come "macchinari per mulini a vento, sostegni di mulini e cilindri di bronzo". 

Per quanto è stato reso noto, il contenitore è partito da un porto argentino ed è arrivato, come prima meta, a Tangeri (nord del Marocco), per poi proseguire verso Algeciras (Cadice), da dove è stato trasportato via camion fino a Madrid.

Il bilancio al momento è di 11 persone arrestate: un francese, un serbo, otto spagnoli e un peruviano. L’operazione della polizia a Madrid ha portato al sequestro della seconda maggiore quantità di cocaina negli ultimi anni.

Secondo gli esperti nella lotta allo spaccio della droga, i 600 chili di cocaina intercettati dalla polizia, se venduti all’ingrosso sul mercato nero, avrebbero potuto raggiungere un valore vicino ai 20 milioni di euro. Se spacciati al dettaglio, invece, avrebbero fruttato oltre 70 milioni.