Spagna, giudice non affida le figlie alla madre lesbica

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Spagna, giudice non affida le figlie alla madre lesbica

23 Luglio 2007

Nella spagna di Zapatero, il giudice Fernando Ferrin
Calamita ha tolto l’affidamento delle due figlie ad una madre lesbica. Conclude la sentenza sostenendo che “é impossibile che due genitori
omosessuali diano una formazione integrale”.

Ferrin, giudice di Murcia (sud della Spagna), è conosciuto
per le proprie sentenze definite spesso “retrograde” dai progressisti. Infatti
già aveva attratto le attenzioni della stampa spagnola, quando, negli anni ’80,
fece arrestare due donne in topless in una spiaggia della zona. È stato anche
ricordato per avere per un’indagine aperta sul suo conto per i presunti
ostacoli che starebbe frapponendo ad un’altra coppia omosessuale nel processo
di adozione di una bambina.

Ma questa volta, con quanto dichiarato con la sua sentenza,
Ferrin sembra negare la validità della legge sul matrimonio omosessuale,
entrata in vigore in spagna per volontà del governo del premier Jose Luis
Rodriguez Zapatero. Secondo il giudice infatti “la condizione omosessuale
pregiudica i figli”. Ciò sarebbe confermato, a suo avviso, “dai più grandi
specialisti, ma aggiunge, “non è necessario essere uno specialista, lo dice
chiaramente il senso comune”. La madre, sorpresa in flagrante con un’amante
donna dal marito, stando alla sentenza del giudice dovrà “scegliere tra le figlie
e la sua nuova compagna”.

Le associazioni femministe e omosessuali si sono già messe
in moto e,in difesa della donna, hanno presentato diversi ricorsi alla
sentenza, reputata lesiva sia del testo della legge sul matrimonio omosessuale,
sia, soprattutto, rispetto alla stessa costituzione spagnola, che all’art. 14
proibisce la discriminazione in base all’orientamento sessuale.