Spagna. Il governo vara la riforma dell’aborto, il Paese si spacca

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Spagna. Il governo vara la riforma dell’aborto, il Paese si spacca

26 Settembre 2009

Il governo spagnolo del premier socialista Josè Luis Zapatero ha approvato oggi il discusso disegno di legge sulla depenalizzazione dell’aborto, che prevede una libera scelta per la donna fino alla 14ma settimana, una facoltà concessa anche alle minorenni fra i 16 e i 18 anni senza consultazione dei genitori.

"Diritti, garanzie, sicurezza e rispetto sono le chiavi della nuova legge" ha detto dopo la riunione settimanale del governo la vicepremier Maria Teresa de la Vega annunciando l’adozione del disegno di legge. Il progetto di normativa sarà ora trasmesso al Parlamento.

In base alla legge del 1985 attualmente in vigore, l’aborto è consentito in Spagna dietro parere medico solo in tre casi: stupro (fino alla 12ma settimana), malformazione del feto (22 settimane) e pericolo per la salute psicofisica della donna (senza limite di tempo). In pratica quest’ultima disposizione è invocata in più del 90% degli aborti, che in alcune cliniche private sono stati praticati fino a 7-8 mesi di gravidanza.

La nuova normativa, se sarà approvata senza modifiche dal parlamento, prevede anche che fino alla 22ma settimana di gravidanza l’aborto sia possibile in casi eccezionali su decisione medica in caso di "rischio per la vita e la salute" della donna o di "gravi anomalie del feto". E se sarà riscontrata una "malattia estremamente grave e incurabile del feto" l’interruzione di gravidanza potrà essere decisa da una commissione medica senza limiti de tempo.

È già fortemente contestato dall’episcopato spagnolo e dai movimenti per la vita, che hanno convocato una grande manifestazione di protesta a Madrid, a cui assicurano la partecipazione di almeno un milione di persone, per il 17 ottobre.

Il leader dell’opposizione Mariano Rajoy, capo del Partito Popular, ha fatto sapere di volere deferire la normativa, se sarà approvata in Parlamento, alla Corte Costituzionale. Anche all’interno dello stesso partito socialista, secondo la stampa, ci sono voci critiche in particolare sulla disposizione che consente alle minorenni di abortire senza che i genitori ne siano informati. Secondo un sondaggio realizzato per iniziativa delle associazioni pro-vita, poi, la maggioranza degli spagnoli è contraria alla nuova legge: in particolare al libero aborto delle minorenni senza consenso dei genitori. Ma Zapatero l’ha comunque mantenuta nel documento finale.

Quella dell’aborto si annuncia quindi la grande battaglia politica dell’autunno in Spagna fra il governo e l’opposizione. Secondo diversi analisti la normativa, come è stata approvata dal governo, appare un chiaro segnale favorevole ai piccoli partiti della sinistra, il cui voto è indispensabile a Zapatero – che non ha più una maggioranza in Parlamento – nei prossimi mesi per fare approvare la legge finanziaria 2010. Per molti non è un caso che il Dpef 2010 e il disegno di legge sull’aborto sono stati approvati durante la stessa riunione del governo.