Spagna. La Corte dice no alla sospensione della nuova legge sull’aborto
14 Luglio 2010
di redazione
Il tribunale Costituzionale spagnolo ha respinto oggi la richiesta di sospendere in via cautelare la nuova legge sull’aborto presentata dal Partido Popular (PP) mentre decide sulla costituzionalità di alcuni punti: lo riferisce l’edizione elettronica di El Pais.
La legge, che trasforma l’interruzione volontaria della gravidanza in un diritto entro le 14/a settimana, è entrata in vigore lo scorso 5 luglio. Il 30 giugno la corte aveva dichiarato ricevibile il ricorso di incostituzionalità di alcuni punti della nuova legge presentato dal PP e dal governo della Navarra.
In particolare l’opposizione ha impugnato 9 precetti come quelli che consentono l’aborto libero entro la 14/a settimana o entro la 22/a in caso di anomalie nel feto, e quelli che consentono alle ragazze di 16 e 17 anni di abortire se accompagnate da un genitore.
Dopo l’entrata in vigore della legge, varie regioni a guida popolare hanno annunciato boicottaggi all’applicazione della nuova norma. La legge anteriore del 1985, depenalizzava l’aborto solo in caso di stupro, pericolo di vita per madre o figlio e in caso di possibili "rischi per la salute psicofisica della donna". Quest’ultimo era invocato dal 96% degli aborti realizzati, e non poneva limiti di tempo entro i quali portare a termine l’interruzione di gravidanza.