Spagna, scuole solo per immigrati in Catalogna
15 Ottobre 2008
di redazione
E’ scattato a settembre, nella comunità autonoma della Catalogna, il sistema della scolarizzazione che impegna i soli immigrati in classi separate. Infatti, a partire dal mese scorso, la scolarizzazione degli stranieri ha lasciato il fronte delle polemiche ed è divenuta una realtà.
I fatti. Gli immigrati tra 0 e 18 anni che arrivano in Catalogna vengono scolarizzati in centri specifici, dove affrontano 4 ore al giorno di lezioni: è il primo passo verso l’integrazione con i ragazzi catalani dal punto di vista dell’istruzione. Vale la pena ricordare come questo progetto sia stato accusato dall’Organizzazione non governativa ‘SOS Razzimo’ di essere "segregante e discriminatorio". Le prime cittadine che hanno adottato il sistema sono Vic e Reus.
La Generalitat catalana ha creato gli Spazi di Benvenuto Educativo (Espacios de Bienvenida Educativa), il cui obiettivo è quello di promuovere l’integrazione degli immigrati tra 0 e 18 anni e delle loro famiglie. Per queste ultime, il programma include 10 ore di interviste personalizzate.
I giovani rimangono negli Spazi di Benvenuto Educativo fino a quando i professionisti del centro considerano che sono pronti a studiare in una scuola accanto agli altri alunni. I minori di 8 anni vengono poi mandati direttamente in una scuola normale con un fascicolo sulla loro situazione personale e familiare.
Secondo la Generalitat, i principali obiettivi di questa misura educativa sono: ‘informare sul sistema educativo catalano’, ‘promuovere l’integrazione’ e quello di ‘sensibilizzare e fomentare l’uso della lingua catalana’.
© El Mundo, 12.07.08
(traduzione Fabrizia B. Maggi)