Sri Lanka. Bombardamenti contro Tigri Tamil, centinaia di civili morti
10 Maggio 2009
di redazione
Sono almeno 378 i civili morti nelle ultime 24 ore sotto i bombardamenti nell’ultimo lembo di terra in mano ai ribelli delle Ltte nell’estremo nord dello Sri Lanka. La cifra è stata fatta da un medico citato dalla Bbc online.
Secondo il sito delle Tigri Tamil, Tamilnet, i morti sono oltre 2.000 e sono stati provocati dai bombardamenti d’ artiglieria dell’esercito regolare. L’esercito invece sostiene che a provocare il massacro siano gli stessi Tamil, che sparano con i mortai sulla popolazione civile proprio allo scopo di incolparne le forze armate regolari.
"I radar – ha detto il generale di brigata Udaya Nanayakkara, portavoce dei militari – hanno scoperto che le Ltte hanno posizionato i loro mortai a sud della Safe Zone. In due occasioni è stato colto il fuoco della Ltte sull’area in cui sono radunati i civili, allo scopo di incolparci". Tesi sostenuta anche dal portavoce del ministero della Difesa cingalese, Keheliya Rambukwella, secondo il quale quello dei bombardamenti dell’esercito è solo "propaganda" dei ribelli.
"Non abbiamo utilizzato nessun’arma pesante nella zona in cui i Tamil affermano ci siano state vittime civili" afferma l’esercito. Resta il fatto che tra i civili i morti si contano a centinaia, ed i feriti a migliaia. Secondo gli osservatori delle Nazioni Unite sono ancora circa 50.000 le persone intrappolate nella striscia di 3 chilometri quadrati in cui l’esercito ha stretto i ribelli Tamil nell’atto finale di una guerra che, cominciata nel 1983, ha provocato la morte di almeno 70.000 persone in 26 anni.