Strage di Erba. Corte: “Olindo e Rosa volevano umiliare i Castagna”

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Strage di Erba. Corte: “Olindo e Rosa volevano umiliare i Castagna”

19 Luglio 2010

È stato l’odio e la volontà di "umiliare i potenti Castagna" il movente che, secondo i giudici della prima corte d’Assise d’appello di Milano, ha spinto Olindo Romano e Rosa Bazzi a compiere la strage di Erba. Lo scrivono i giudici nelle oltre 90 pagine di motivazioni della sentenza emessa il 20 aprile scorso, che ha confermato le condanne all’ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per i coniugi, autori del quadruplice omicidio nel dicembre del 2006.

Nella strage vennero uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef, la madre della donna Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini. Secondo i giudici l’odio di Olindo e Rosa nei confronti della famiglia Castagna era "sorto da anni e a mano a mano cresciuto ed accumulatosi fino a rendere invivibile l’esistenza dei due coniugi". L’odio, secondo i magistrati, è alla base del movente "forte, insistito tanto da Rosa che da Olindo (e da questi così ripetuto ai suo interlocutori, negli appunti della Bibbia, nella lettera a padre Bassani, tanto da costituire una specie di ossessione)".

I due coniugi con l’omicidio, si legge nelle motivazioni, volevano "realizzare il desiderio di voler dimostrare a se stessi che loro, due, deboli, ad un certo momento potevano umiliare i potenti Castagna". Olindo e Rosa in passato avevano presentato alcune denunce contro la famiglia Castagna, lamentandosi per i rapporti di vicinato che avevano con loro.