Strage Viareggio. Apre la camera ardente al palasport, domani i funerali
06 Luglio 2009
di redazione
In un silenzio surreale e carico di dolore si sta svolgendo dalle 8 di stamattina il pellegrinaggio dei viareggini al Palasport, dove è stata allestita la camera ardente per 15 delle 22 vittime del disastro ferroviario di una settimana fa (7 feretri sono stati trasportati sabato sera in Marocco, per le esequie in patria).
Le 15 bare sono allineate, sormontate da un grande crocifisso. Due le piccole bare bianche: sono quelle di Lorenzo e Luca Piacentini, rispettivamente 2 e 5 anni, i due fratellini che hanno perso la vita nel rogo insieme alla mamma Stefania Maccioni; il feretro della madre è stato posizionato tra i due piccole bare bianche dei suoi bambini. Il gonfalone del Comune di Viareggio è picchettato da due vigili in alta uniforme.
Amici, parenti, conoscenti o semplici cittadini sfilano compostamente accanto ai feretri, qualcuno si fa il segno della croce, qualcun altro si ferma in preghiera e in raccoglimento davanti alla bara della persona cara. Dietro le bare dei piccoli fratelli Piacentini e della mamma, ci sono il nonno e la zia dei bimbi, che non riescono a trattenere le lacrime. Poco fa il sindaco Luca Lunardini si è intrattenuto con loro e li ha abbracciati.
Sulle bare, fiori e foto dei defunti. Da sinistra a destra, sono esposti i feretri di: Antonio Farnocchia, Rosario Campo, Oliva Magdalena Cruz Ruiz (la bara è avvolta dalla bandiera dell’Ecuador), Elena Iacopini, Emanuela Milazzo, Claudio Bonuccelli, Nadia Bernacchi, Maria Luisa Carmazzi (moglie di Andrea Falorni, il motociclista ancora dato per disperso ma quasi sicuramente la 23esima vittima), Ana Habic (avvolta nella bandiera della Romania), Mario Pucci, Lorenzo Piacentini, Stefania Maccioni, Luca Piacentini, Michela Mazzoni e Ilaria Mazzoni. La camera ardente rimarrà aperta fino a tarda sera. Domattina alle 11 i funerali solenni allo Stadio dei Pini, alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano.