Studio rivela: gli iracheni non sono pronti a combattere
16 Settembre 2007
di redazione
Secondo alcuni esperti di Medio Oriente, le truppe irachene non sarebbero ancora pronte ad affrontare da sole la difficile situazione irachena se i soldati americani iniziassero il ritiro e lasciassero anzitempo la guerra in mano a loro. Il piano di Petraeus, che punta proprio sull’esercito iracheno, viene quindi giudicato troppo ottimistico.
Il risultato di tutto ciò è lo scetticismo che circola fra molti ufficiali sia iracheni che americani, secondo quanto scrive il Boston Globe. Secondo gli esperti il nuovo piano di Petraeus potrebbe rovinare quanto di buono ottenuto dall’incremento di truppe deciso da Bush a gennaio. Questa convinzione si basa sulla inadeguatezza sia dell’esercito iracheno che della stessa polizia nazionale e allo stesso tempo sul fatto che molti degli uomini che compongono questi due reparti sarebbero più fedeli alle fazioni in lotta che non al debole governo centrale.
Secondo Kenneth Katzman, specialista di cose mediorientali al Congressional Research Service, “le forze irachene non sono abbastanza pronte per tenere da sole le aree che sono state in precedenza ripulite dagli americani”. Inoltre Katzman ha anche precisato che “non importa quanti passi in avanti siano stati compiuti dall’incremento di truppe, credo che si comprometterebbe tutto qualora le forze Usa diminuissero di numero, gli insorti allora si riorganizzerebbero”.
Nel frattempo c’è stato un sit-in di protesta sabato pomeriggio vicino a Washington, dove la polizia è dovuta intervenire per sedare i facinorosi, utilizzando spray chimici e arrestando quasi 190 persone.