Supereuro e crescita al centro del vertice Ue

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Supereuro e crescita al centro del vertice Ue

13 Marzo 2008

Supereuro e  prospettive di crescita dell’economia europea, i temi che hanno fatto da padrone nella
prima giornata di lavori del vertice europeo.

Il vertice si è aperto oggi a
Bruxelles sotto la presidenza di turno slovena dell’Ue.

Nel corso del vertice i 27,  i record che le quotazioni della moneta unica stanno
mettendo a segno giorno dopo giorno, insieme alle conseguenze
della recessione americana e a un petrolio sempre più caro,
hanno focalizzato l’attenzione del cosiddetto summit di
primavera.

La necessità di tornare al più presto
possibile a rapporti di cambio «ragionevole» tra euro e
dollaro è stata sottolineata ancora una volta da Juncker,
secondo il quale comunque «la recessione che potrebbe colpire
l’economia Usa non avrà come conseguenza una recessione
dell’economia europea».

Tuttavia, Bruxelles ha già dovuto rivedere due volte al
ribasso le previsioni di crescita ed è un fatto che nell’agenda
del vertice siano entrati di prepotenza temi come la crisi dei
mercati finanziari scatenata dai mutui subprime e la necessità
di adottare misure e strumenti adeguati affinchè si eviti il
ripetersi di queste situazioni. Sul tavolo dei 27 anche il
bisogno di assicurare la trasparenza dell’attività dei fondi
sovrani.

 Poi il clima. I 27, che devono adottare il piano
predisposto dalla Commissione europea per la riduzione delle
emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020, hanno
cominciato a discutere dai principali nodi da sciogliere, dagli
interventi previsti nei confronti dell’industria automobilistica
alla penalizzazione delle industrie energivore, agli obiettivi
fissati per l’innalzamento della quota di energie rinnovabili.
A scendere direttamente in campo dando la dimensione del
confronto in atto e della portata della posta in gioco è stato
oggi il cancelliere tedesco Angela Merkel, dichiarando che si
impegnerà per la difesa dei posti di lavoro nel settore
automobilistico in Germania.

Prima del vertice dei 27 si sono svolti i consueti
appuntamenti delle principali forze politiche europee, in
particolare quelli del Partito popolare (Ppe) e del Partito
socialista (Pse). Appuntamenti dai quali è giunto più di un “no” – primo tra tutti quello del presidente dell’Eurogruppo e
premier del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker – alla presenza di
fascisti o ex fascisti nel Ppe (in riferimento alla candidatura
di Ciarrapico nelle liste del Pdl), e che hanno dato a Massimo
D’Alema l’occasione di fare il punto sulla collocazione europea
del Pd.