Sviluppo, il Pdl pronto a varare l’Agenzia per il Mezzogiorno
24 Settembre 2009
di redazione
La sinistra ha fallito, anche nel Mezzogiorno. E’ il presupposto dal quale muove l’iniziativa dei gruppi parlamentari del Pdl per il Sud che sarà illustrata in due convegni: lunedì a Napoli, i gruppi parlamentari ci Camera e Senato discuteranno alla presenza di numerosi ministri (Tremonti. Scajola, Matteoli, Fitto, Carfagna). Una settimana dopo, il 5 ottobre, a Bari, il secondo appuntamento al quale parteciperanno i ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, le parti sociali con i segretari di Cisl, Raffaele Bonanni, della Uil Luigi Angeletti e della Ugl Renata Polverini; la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, i presidenti di Confcooperative, Coldiretti e Confagricoltura, e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.
Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha rimarcato il fallimento della sinistra nel Mezzogiorno citando “il disastro politico in Campania, Puglia e Calabria”, e la questione della Cassa per il Mezzogiorno che dopo l’esaltante stagione d’avvio, ha subito una pesante involuzione negli anni ’80. La risposta del PdL è l’Agenzia per il Sud. ”Non una replica della Casmez – ha chiarito il vicecapogruppo Italo Bocchino – nè la tentazione di mettere sotto tutela le regioni del Mezzogiorno. Più semplicemente, e ragionevolmente, il tentativo di connettere fra di loro le strategie delle Regioni su questioni di area come le infrastrutture”. Come esempio Bocchino ha citato la tratta ferroviaria Bari-Napoli e la sua trasformazione in Alta velocità. In questo caso, ha aggiunto, l’Agenzia deve funzionare come ”cabina di regia” che coordina gli sforzi e la progettualità della Campania e della Puglia. Secondo il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, siamo in una fase della legislatura in cui il Mezzogiorno va collocato “in una maggiore centralità” rispetto alle politiche di governo.
“C’è già un impegno in questo senso – ha poi spiegato – come dimostra la politica del governo in materia di infrastrutture. Tutto ciò, è ovvio, va collocato in un’agenda di priorità nazionali e il Pdl, unico partito davvero nazionale, è impegnato nella ridefinizione di un’agenda di lavoro nella quale c’è spazio tanto per Nord quanto per il Sud”. Per il vicepresidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, il Mezzogiorno è oggi di fronte a due sfide: l’economia globalizzata con le sue regole mutevoli; la necessità di attirare risorse e diventare area ospitale per i capitali in cerca di investimento. “A queste sfide – ha spiegato Quagliariello – il Mezzogiorno può rispondere meglio oggi dopo la più importante riforma strutturale di questo governo, il federalismo fiscale”.
“In questo senso il Sud può e deve diventare il motore dello sviluppo del Paese – ha osservato Quagliariello – e per questo vanno battute strade molto diverse rispetto al passato. Infrastrutture, sicurezza e capitale umano sono tre passaggi cruciali per delineare la cornice della ripresa. Subito, invece, fiscalità di vantaggio e flessibilità del lavoro”. “Il Mezzogiorno – ha infine aggiunto – è tema da condividere nell’intera maggioranza. E dopo il convegno di Napoli, lunedì prossimo, è importante la discussione in Senato sul Mezzogiorno e sull’utilizzo dei Fas”.