Tasse. Confindustria: “Evasione a 125 miliardi”
16 Settembre 2010
di redazione
L’ammontare delle risorse sottratte ogni anno alle casse pubbliche ha raggiunto "cifre sbalorditive", valori molto superiori a 125 miliardi. Lo sottolinea il Centro Studi Confindustria nel Rapporto "Le sfide della politica economica per rafforzare la crescita italiana".
Non solo, ma il sommerso ha registrato un grande balzo: l’incremento è bruscamente accelerato nel 2009, tanto che il suo peso ha oltrepassato il 20% del Pil. Secondo Confindustria la presenza del sommerso è "al Sud pari al doppio che al Nord". A causa dell’evasione anche la pressione fiscale effettiva va rivista al rialzo e posta ben sopra il 54% nel 2009, contro il 51,4% indicato a giugno e il 42,2% di quella apparente contenuta nei documenti ufficiali.
I settori con maggiore concentrazione di evasione sono "l’agricoltura e i servizi, mentre molto meno rilevante è il reddito sottratto al fisco nell’industria in senso stretto". L’evasione fiscale in Italia "e’ molto alta" ma "nella manovra di maggio sono stati inseriti provvedimenti che vanno nella giusta direzione e dovrebbero dare buoni risultati" sul contrasto, ha detto la leader degli industriali Emma Marcegaglia. "La nostra proposta – ha sottolineato – è che una parte degli introiti della lotta all’evasione vada ad abbassare le tasse a lavoratori e imprese".