Tav. Firmata intesa su tratta Trieste-Divaccia. Castelli: “Accordo fondamentale”

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Tav. Firmata intesa su tratta Trieste-Divaccia. Castelli: “Accordo fondamentale”

12 Ottobre 2010

Il viceministro Roberto Castelli ha spiegato alcuni dettagli, costi e tempi della Tav Trieste-Divaccia (Slovenia) a margine della sigla dell’accordo con la Slovenia sul tracciato dell’opera. "La firma di oggi – ha detto Castelli – è fondamentale perchè stabilisce, al di là di ogni dubbio, attraverso un fatto scritto, qual è il Corridoio che abbiamo scelto, e cioè quello noto come ‘Corridoio alto’. Adesso attraverso i carotaggi, le prospezioni geologiche e quant’altro, verrà scelto nel particolare il percorso da fare, ma ormai è stabilito che è quello".

"L’accordo prevede 3 anni di progettazione – ha spiegato il viceministro – per un costo previsto di circa 100 mln di euro, di cui 50 erogati dall’Unione europea e gli altri, circa 22 mln di euro, da parte italiana e i restanti da parte slovena. Quindi – ha aggiunto – si parte da oggi. Abbiamo definito in una riunione informale le questioni operative e anche i comitati che dovranno fisicamente lavorare, la sede di lavoro che sarà a Trieste presso la Regione".

In quanto ai tempi, "per la costruzione – ha affermato Castelli – bisogna essere un pò cauti, perchè soprattutto in un contesto difficilissimo come il Carso i problemi ci possono essere sempre. Per oggi la modalità del progetto è cambiata completamente, quindi i finanziamenti devono esserci prima della partenza delle opere".

"Io spero – ha auspicato l’esponente del governo – che possiamo stare nei tempi previsti. Prima mister Jan Laurens Brinkhorst (il coordinatore europeo del programma prioritario n. 6, ndr) ha parlato del prossimo tempo di erogazione dei fondi – ha riepilogato Castelli – che va per il periodo 2013-2020. Si potrebbe anche pensare che per quel periodo potremmo anche fare l’opera. Ma è un’ipotesi", ha sottolineato Castelli.

"La stima dei costi dell’opera – ha riferito il viceministro – è contenuta, sotto i 2,4 mld di euro. Niente di paragonabile con il Frejus, dove siamo arrivati – ha sottolineato Castelli – a 15 mld. È una cifra anche abbastanza abbordabile. Più la cifra è bassa – ha osservato – più si riesce a fare l’opera".