Terremoto. Berlusconi: “I responsabili pagheranno ma la priorità è ricostruire”
18 Aprile 2009
di redazione
"Il 57% delle case è immediatamente agibile. Un altro 19% delle abitazioni possono invece essere rese agibili con un intervento veloce, da uno a trenta giorni". E’ quanto ha affermato oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la sua settima visita in Abruzzo, spiegando che, ad oggi, sono stati eseguiti 4659 sopralluoghi.
"Abbiamo la bella sorpresa che il 76% delle case sono agibili entro 30 giorni. Il restante 30% è invece inagibile", ha precisato ancora Berlusconi. "Gli abitanti – ha aggiunto il premier – non rientrano in casa perché hanno paura di nuove scosse di terremoto e preferiscono dormire in tenda o in un alloggio di fortuna". Intanto, ha spiegato il Cavaliere, il governo è riuscito a reperire più di 1.500 appartamenti liberi per locazione o per acquisto. "Stiamo trattando con le proprietà per acquisirli o prenderli in affitto in modo da offrire una dimora a più di 1.500 famiglie, quindi normalmente 4.500 persone in tutto".
Sulla questione delle responsabilità di chi ha costruito risparmiando sui materiali, Berlusconi ha affermato che "un costruttore che realizza una casa in una zona sismica e risparmia su ferro e cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". "Se ci sono state eventuali responsabilità nei controlli, queste non riguardano certo la mia parte politica", ha detto ricordando che "negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".
Il premier ha poi ribadito che se verranno accertate responsabilità il colpevole "pagherà la sua colpa". Nonostante ciò, Berlusconi ha invitato la stampa "a non riempire i giornali" solo di inchieste che vanno fatte per accertare eventuali responsabilità, perché ora è il momento "di pensare soprattutto alla ricostruzione". "Ben vengano le inchieste – ha ripetuto – ma prima di asserire le responsabilità, ci devono essere delle cose convincenti".
Pungolato dai giornalisti, il Cavaliere ribadisce il concetto a microfoni spenti: "È giusto che ci siano le inchieste giudiziarie, ma per favore non perdiamo tempo. Impieghiamo il nostro tempo sulla ricostruzione e non andiamo dietro a cose che ormai sono successe. Come ho detto se qualcuno è colpevole, pagherà, ma per favore, non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste…". Berlusconi ha poi spiegato che, durante le sue visite all’Aquila, ha notato come tra le rovine di alcune delle case distrutte ha visto che "il cemento era quello che si usava negli anni ’70 e i ferri erano assolutamente lisci. Quindi, ben vengano le inchieste". E insiste: "Un costruttore che edifica una casa in una zona sismica risparmiando sul cemento e sul ferro è una cosa assolutamente inimmaginabile. Mi auguro che non ci siano stati casi di questo genere".