Terremoto. Napolitano: “Danno aggravato da disprezzo delle regole”
18 Aprile 2009
di redazione
"Quando oggi pensiamo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto in Abruzzo non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore umano comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell’interesse generale e dell’interesse dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo nella Tenuta di Castelporziano una delegazione delle famiglie francescane.
Il capo dello Stato, rivolgendosi ai Francescani, si è chiesto: "Non sono stati forse questi fenomeni e questi comportamenti legati a un indubbio e allarmante decadimento di valori spirituali, umani e morali a rappresentare una delle cause della crisi che oggi affligge le nostre economie e le nostre società?". "Parlo di comportamenti dettati da avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo dell’interesse generale e dall’ignoranza di valori elementari di giustizia e di solidarietà", ha aggiunto il presidente della Repubblica.
"E perfino – ha sottolineato Napolitano – quando oggi pensiamo all’Abruzzo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto, certamente un evento naturale e imprevedibile, non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore questi comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell’interesse generale e dell’interesse dei cittadini".