Terremoto. Slittano provvedimenti delle prime inchieste
14 Ottobre 2009
di redazione
Slitta ancora la svolta nell’inchiesta sul terremoto con i primi indagati per i crolli del 6 aprile. Le prime iscrizioni sul registro degli indagati potrebbero esserci la prossima settimana, probabilmente agli inizi, e i provvedimenti riguarderanno i presunti responsabili dei crolli della Casa dello Studente dove sono morti otto giovani.
Lo slittamento rispetto agli annunci fatti dal procuratore capo, Alfredo Rossini, prima per fine settembre, poi per la prima decade di ottobre, si è reso necessario per la voluminosità delle perizie presentate dai consulenti nominati dalla Procura. Rossini e il suo sostituto, Fabio Picuti, sono ancora impegnati nell’esame e nell’approfondimento della perizia della Casa dello Studente: la difficoltà maggiore sta nel collegare le cause dei crolli, ormai note e relative a vizi strutturali e all’indebolimento dell’edificio per i lavori successivi alla realizzazione, ai presunti responsabili, considerando che la Procura conosce tutti i nomi coinvolti nella filiera autorizzativa e costruttiva degli edifici lesionati o crollati.
In particolare, nella Casa dello Studente c’è un’altra difficoltà collegata al fatto che la struttura, risalente al 1975, è stata prima adibita a scopi privati e poi diventata Casa dello studente, quindi gestita dall’azienda per il diritto allo studio universitario. Si potrebbero quindi ipotizzare responsabilità nella costruzione da parte del costruttore e poi responsabilità pubbliche con gli amministratori che si sono susseguiti. Le perizie presentate finora sono 5: oltre alla casa dello Studente, il Convitto Nazionale, dove sono morti tre giovani, l’Università e l’ospedale; la quinta non è stata resa nota dal procuratore Rossini. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e disastro colposo.