Terrorismo. Arrestato Massimo Papini, uno dei membri delle BR-PCC

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Terrorismo. Arrestato Massimo Papini, uno dei membri delle BR-PCC

01 Ottobre 2009

I poliziotti delle sezioni Antiterrorismo-Digos di Roma e Bologna, in collaborazione con la Digos di Salerno, hanno arrestato a Castellabate, Massimo Papini, romano di 34 anni, in esecuzione di una misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria per partecipazione alla banda armata Brigate Rosse per il Partito Comunista Combattente.

Papini era già emerso nelle indagini della Digos che hanno disarticolato Br-Pcc di Nadia Desdemona Lioce e di Mario Galesi, perchè legato a Diana Blefari Melazzi, la brigatista arrestata dopo la scoperta del covo deposito di via Montecuccoli a Roma.

Papini, che lavora come attrezzista al cinema, era a Castellabate per motivi professionali. A suo carico, nelle indagini della Digos di Roma, coordinate dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, responsabile del Pool Antiterrorsimo, e dal sostituto procuratore Erminio Amelio, sono emersi vari elementi, tra cui una serie di comunicazioni con la brigatista Diana Blefari attraverso l’uso di schede telefoniche prepagate in maniera ‘dedicatà, ovvero effettuando chiamate dirette a un solo interlocutore per evitare che si potesse risalire all’autore delle chiamate.

Una modalità spiegano gli inquirenti, tipica dei brigatisti. Papini è stato trovato in possesso di programmi di criptazione per computer simili a quelli usati da altri appartenenti alle Br-Pcc. Attraverso i tabulati telefonici sono poi stati ricostruiti una serie di spostamenti dai quali è emerso il contatto con la Blefari in occasione di attività cosiddette di Organizzazione.

Anche la Digos di Bologna, nell’ambito dell’omicidio di Marco Biagi, ha effettuato indagini su Papini , da cui è emerso che potrebbe aver accompagnato la Blefari, già condannata per l’omicidio, a effettuare da un internet point vicino alla stazione Termini, la rivendicazione telematica dell’attentato. Le indagini sono state coordinate dal pm della Procura della Repubblica di Bologna, Enrico Cieri. La misura cautelare eseguita oggi è stata emessa al termine di ulteriori indagini della Digos di Roma e Bologna dal gip del Tribunale di Roma, Maurizio Caivano, su richiesta dei pm Pietro Saviotti ed Erminio Amelio. L’arresto è stato effettuato dagli uomini della Digos di Roma, Bologna e Salerno. Nel corso dell’operazione, a cui ha partecipato anche il personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione che ha coordinato le attività, sono state eseguite alcune perquisizioni. Papini sarà interrogato nei prossimi giorni.