Terzigno. Due pattuglie di Polizia aggredite nella notte, tre giovani fermati
25 Ottobre 2010
di redazione
Due pattuglie della polizia sono state aggredite la scorsa notte a Boscoreale da alcuni sconosciuti. Un agente è rimasto ferito ad un occhio. Tre persone sono state fermate con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza. I poliziotti erano a bordo di due autocivette.
Sono tutti giovanissimi i presunti aggressori delle due pattuglie di poliziotti che sono state accerchiate la notte scorsa a Boscoreale. Secondo una prima ricostruzione, gli agenti che erano a bordo di auto civili stavano percorrendo via Carotenuto, quando sono stati bloccati da alcuni giovani giunti dalle strade laterali. Minuti di violenza che sono costati ad uno dei poliziotti delle contusioni e ferite ad un occhio. I poliziotti stavano svolgendo un servizio per prevenire nuovi atti di violenza. Intanto, per la prima volta al presidio della rotonda Panoramica non ci sono state tensioni tra agenti e manifestanti.
La ferma condanna degli episodi di violenza, avvenuti la scorsa notte in via Carotenuto, dove due pattuglie della polizia sono state accerchiate ed aggredite, è stata espressa dal sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. "Queste forme di violenza non ci appartengono – dice Langella -, la città di Boscoreale si riconosce solo in quelli che protestano civilmente per un motivo giusto. È la Boscoreale che avete voi tutti visto sfilare in modo ordinato e dignitoso ieri mattina lungo le strade cittadine".
Si è trattato infatti di un corteo di giovani, donne, bambini, tantissime persone "che stavano solo reclamando – aggiunge Langella – il loro diritto alla salute". Il sindaco inoltre ha espresso solidarietà e vicinanza al poliziotto ferito aggiungendo che "Boscoreale ha gli anticorpi per espellere i violenti che, vi assicuro, non sono della nostra città".
Intanto è iniziata l’operazione di copertura, con terreno vegetale, all’interno della discarica Sari di Terzigno. Lo ha confermato il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, spiegando che tale operazione serve ad evitare che si levino ancora miasmi insopportabili. Infatti, sono state proprio le esalazioni a scatenare la protesta dei cittadini. Langella ha inoltre ribadito che anche tecnici indicati dal Comune prenderanno parte alle operazioni per le analisi che si svolgeranno all’interno dello stesso invaso.