Thailandia in stato d’allarme. Assaltato un ministero, il premier fugge

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Thailandia in stato d’allarme. Assaltato un ministero, il premier fugge

12 Aprile 2009

Una cinquantina di dimostranti antigovernativi hanno fatto irruzione questa mattina nel ministero dell’interno a Bangkok dove si trovava il premier Abhisit Vejjajiva che ha fatto in tempo a fuggire in auto. I soldati a guardia dell’edificio hanno dovuto sparare alcuni colpi di avvertimento. Lo riferisce un reporter della Reuters.

Il governo thailandese ha decretato ieri lo stato di emergenza a Bangkok e nei dintorni in seguito alle manifestazioni che stanno provocando disordini da settimane. Le autorità, ha detto uno speaker, hanno preso questa decisione a causa "dell’aggravarsi della situazione" e di un gruppo di oppositori che "incitano a disordini". Lo stato di emergenza dà alle forze di sicurezza maggiori poteri e proibisce gli assembramenti di più di cinque persone. Ieri le proteste hanno fatto saltare un importante vertice asiatico organizzato a Pattaya.

Nel frattempo, un oppositore thailandese Arisman Pongreungrong, leader dei dimostranti che ieri hanno provocato l’annullamento del vertice asiatico a Pattaya, è stato fermato oggi a Bangkok. Il fermo è avvenuto intorno alle 10.00 locali, le 5.00 in Italia, quando Arisman è rientrato nella capitale. Il motivo del provvedimento, ha precisato il generale della polizia Suporn Phansua, è incitamento a rapire il premier e a provocare disordini nel paese.

Vejjajiva ha poi assicurato che azioni legali verranno prese nei prossimi giorni contro chi ha causato la cancellazione del vertice asiatico di Pattaya, annullato ieri in seguito alle violente proteste dei sostenitori dell’ex premier Thaksin Shinawatra. In un discorso alla Nazione, Abhisit ha dichiarato che le manifestazioni organizzate dalle "camicie rosse" negli ultimi giorni sono sfociate nell’illegalità. Per il Governo tailandese la cancellazione del summit asiatico è stato un duro colpo, con Abhisit che aveva presentato il vertice come una prova del ritorno alla normalità del Paese.