Treno deragliato a Merano, le vittime sono tutte altoatesine tra i 18 e 35 anni
12 Aprile 2010
di redazione
È di 9 morti il bilancio aggiornato delle vittime nell’incidente ferroviario avvenuto nel Meranese, in Alto Adige, nel tratto fra Castelbello e Laces. Una frana di 400 metri cubi tra Laces e Castelbello, sulla linea della val Venosta che congiunge gli abitati della vallata con Merano, ha investito questa mattina un treno regionale gestito dalla società Sad, molto utilizzato da studenti e pendolari, provocandone il deragliamento.
I feriti ricoverati presso gli ospedali locali sono 27, di cui 7 vertono in gravi condizioni. Al momento risultano anche 2 dispersi. "Le vittime sono tutte altoatesine, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 18 e i 35 anni" ha spiegato il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Fra i feriti ci sono poi due turisti, gli unici non altoatesini coinvolti nell’incidente. Tutte le vittime del disastro ferroviario della Val Venosta erano originarie del posto, provenienti da un’area di una quindicina di chilometri al massimo dal posto della tragedia.
Solo quattro delle nove salme sono state al momento identificate da parenti. Per altre quattro vittime, l’identificazione è avvenuta al momento solo attraverso i documenti, mentre per l’ultima salma restano dubbi sull’identità.
Le forze dell’ordine, con l’autorizzazione del procuratore capo di Bolzano Guido Rispoli che coordina le indagini sul disastro, hanno diffuso l’elenco ufficiale delle vittime: Michaela Kuenz Oberhofer (18 anni), Val Martello; Elisabeth Peer (22 anni) Silandro residente Malles; Julian Hartmann (25 anni) nato e residente a Merano; Francesco Rieger (67 anni) di Castelbello; Judith Tappeiner nata e residente Silandro (20 anni); Rosina Ofner (36 anni) nata a Silandro e residente a Tubre; Regina Tschoell nata e residente a Lasa (73 anni); Micaela Zosch (34 anni) nata a Malles e residente a Prato Stelvio; Franz Hohenegger (73 anni) nato a Malles e residente a Silandro.
La scena sul luogo dell’incidente è spaventosa: i vagoni sono finiti fuori dai binari dopo avere sbattuto contro la massa di terra e roccia che si è staccata dalle pendici e una carrozza è rimasta in bilico sul greto del fiume Adige. Il vagone in testa al convoglio, investito dalla frana, è completamente distrutto, riempito di terriccio e con tutti i finestrini sventrati: i morti sono rimasti intrappolati in mezzo alla fanghiglia. I soccorritori hanno lavorato con pale e picconi per entrare e recuperare i corpi.
I tecnici delle Ferrovie locali hanno intanto recuperato la scatola nera del treno regionale deragliato questa mattina in Altro Adige, in val Venosta, nel tratto fra Castelbello e Laces. L’apparecchio, che appare visibilmente danneggiato, è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri.
Nel frattempo, si stanno concludendo le operazioni di soccorso per il treno deragliato stamani in Venosta. La centrale viabilità di Bolzano ha comunicato che è stata riaperta al traffico la strada statale, che era stata chiusa per consentire l’afflusso dei mezzi di soccorso.