Tunisia. Otto persone uccise nelle ultime 24 ore, appello al presidente
09 Gennaio 2011
di redazione
Un comunicato del governo tunisino ha reso noto che otto persone sono state uccise nelle ultime 24 ore in scontri con la polizia. Precedentemente aveva parlato di due vittime.
Nello stesso comunicato governativo si precisa che sono decedute tre persone ferite nei disordini a Thala, dopo le due di cui era stata riferita la morte. Le altre tre vittime sono state uccise – aggiunge il governo – nella vicina città di Kasserine.
Secondo l’opposizione, invece, sarebbero almeno 20 le persone rimaste uccise nel corso di scontri con la polizia tra ieri e domana a Thala e Kasserine, due località nel centro della Tunisia. Secondo alcune fonti tra i morti ci sarebbe anche un ragazzo di 12 anni. Le autorità, che per ora non hanno confermato questa cifra, affermano invece che si tratta di legittima difesa da parte della polizia, che si trovata attaccata da ‘individui’ armati di bombe molotov, pietre e bastoni.
Un leader dell’opposizione in Tunisia, Ahmed Nejib Chebbi, ha rivolto un appello al presidente tunisino Zine Abidine Ben Ali affinchè dia alla polizia l’ordine di non sparare più. Deve "far cessare il fuoco", ha detto alla Afp. Ahmed Nejib Chebbi, capo storico del Partito democratico progressista (opposizione legale), ha affermato che la polizia "ha sparato sui cortei funebri", secondo quanto gli hanno riferito elementi del suo partito nelle due città. "Faccio un appello urgente al presidente della Repubblica – ha detto – per chiedergli far cessare il fuoco immediatamente per salvare la vita a cittadini innocenti e rispettare il loro diritto a manifestare".
Da giorni in Tunisia e Algeria si registrano sommosse per protestare contro il caroprezzi e contro l’alta disoccupazione. Una situazione che in Tunisia ha portato a vari casi di clamorosi suicidi con il fuoco, che secondo vari testimoni hanno coinvolto anche giovanissimi.