Tutti i numeri di una battaglia contro la violenza sulle donne immigrate

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Tutti i numeri di una battaglia contro la violenza sulle donne immigrate

09 Ottobre 2009

Saranno presentati lunedì 12 ottobre i risultati ottenuti dal Numero Verde Mai più Sola contro la violenza sulle donne, durante l’incontro dedicato alla Relazione Annuale 2009 che si terrà presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Anche quest’anno il Numero ha raggiunto importanti  traguardi.

La portavoce di Acmid Donna, Souad Sbai, introduce così il meeting promosso dall’associazione: “Dal 2007 molti passi sono stati compiuti a favore delle donne maltrattate, abusate, segregate grazie all’impegno dei volontari di Mai più sola che, giorno e notte, forniscono un supporto di prima assistenza e di ascolto alle immigrate vittime di violenze dentro e fuori le mura domestiche: un aiuto che va dal primo soccorso, al sostegno psicologico, soprattutto alla consulenza legale. Una volta in Italia – prosegue Sbai – le donne immigrate spesso restano all’oscuro dei loro diritti e dei servizi sociali e sanitari a cui possono accedere. Il Numero Verde – conclude la portavoce – è inoltre in collegamento diretto con i Centri Antiviolenza, i Centri di Accoglienza e gli ospedali di tutto il territorio italiano”.

Secondo Souad Sbai “dal 1 novembre 2008 al 31 agosto 2009, le telefonate ricevute dal Numero Verde hanno raggiunto quota 5478, contribuendo alla registrazione di ben 4491 dossier, ossia l’82% del totale delle richieste di aiuto per le quali è stata compilata un’apposita scheda personale con tutti i dati riguardanti i vari casi”.

Alla presentazione di lunedì prossimo, cui seguirà nel pomeriggio l’incontro-riflessione Mai più Sanaa, saranno presenti – tra tanti esponenti del mondo culturale, politico e intellettuale nazionale e internazionale – il Ministro per le Pari Opportunità, Maria Rosaria Carfagna, l’On. Isabella Bertolini, membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, Fouad Allam, giornalista del Sole 24 Ore, l’On. Barbara Saltamartini, responsabile per le Pari Opportunità del PdL, Raja Berrada, Presidente della Lega delle Donne Marocchine in Marocco, la D.ssa Pina Nunzio, Delegata nazionale UDI, il Prefetto Mario Morcone, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, il Prof. Luca De Mata, Direttore Agenzia Fides Vaticano, Andrea Morigi, giornalista e scrittore di Libero, Gamal Bouchaib, Presidente Consulta Stranieri del Comune de l’Aquila.

Mai più sola è un Numero Verde antiviolenza per le donne promosso da ACMID-Donna Onlus (Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne), e  realizzato grazie al contributo della Fondazione Nando Peretti. Si tratta di un centro di ascolto cui le donne possono rivolgersi per denunciare casi di maltrattamenti e ricevere consigli e sostegno psicologico e legale.

Fin dall’inaugurazione del Numero Verde (800 911 753) nel novembre 2007, si sono registrate nei primi 6 mesi 3652 telefonate e, in un anno, più di 6.000 richieste di aiuto, provenienti per la maggior parte dal Nord Italia. Allo scopo di accogliere e sostenere la quantità più ampia possibile di donne in difficoltà, questo centro d’aiuto risponde in quattro lingue: italiano, arabo (compreso il dialetto marocchino), inglese e francese.

Il progetto prevede un percorso completo di assistenza alle vittime di violenza, dal primo soccorso, al sostegno psicologico, alla consulenza legale. Spesso le donne immigrate non sono a conoscenza dei diritti di cui possono godere in Italia. Il Numero Verde – in collegamento diretto con i Centri Antiviolenza e i Centri di Accoglienza di tutto il territorio italiano – si propone proprio questo: informare le donne-vittime sulla legge italiana e offrire un servizio di mediazione linguistica con l’assistente legale.