Udc. Rutelli apre a Fini e Casini: “Riformatori e moderati lavorino insieme”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Udc. Rutelli apre a Fini e Casini: “Riformatori e moderati lavorino insieme”

12 Settembre 2009

Francesco Rutelli potrà unirsi a Casini e Fini? "Questo si vedrà": Francesco Rutelli risponde così giungendo agli Stati Generali di centro in corso a Chianciano a chi gli chiede se intenda unirsi a un eventuale progetto con Casini e Fini. "C’è una crisi economica grave e lo scontro diventa sempre più aspro. Io – afferma Rutelli parlando con i cronisti – penso che bisogna cercare di far incontrare ed unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del nostro Paese".

Il presidente del Copasir Francesco Rutelli arriva agli Stati generali dell’Udc a Chianciano e replica così a chi gli chiede se la sua presenza fra i centristi sia da interpretare come una prova di costruzione di un nuovo centro: "C’è una crisi economica grave e lo scontro politico che diventa sempre più aspro. Penso – spiega l’esponente democratico – che bisogna cercare di far incontrare e unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del nostro Paese". Alla domanda se è per questo che lui potrebbe lavorare ad un progetto comune con Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, Rutelli risponde: "Questo si vedrà…".

"Democratici, riformatori e moderati lavorino insieme, guardando oltre la crisi, per dare all’Italia, dopo anni di populismo, un approdo stabile e sicuro", dice il presidente del Copasir che invita i centristi a "non ragionare entro orizzonti ristretti" di partiti e formazioni politiche "che hanno identità importanti ma dimensioni insufficienti rispetto ai problemi del Paese".

Citando Lorenzo Dellai, presidente della Provincia di Trento, indica una strada comune, rivolgendosi sia al Pd che all’Udc: "Occorre più lungimiranza che tattica, occorre la capacità di riformare le alleanze in base a ciò che unisce e risolve". A Pier Ferdinando Casini e ai centristi Rutelli dà atto del "coraggio" con cui hanno abbandonato quel centrodestra che oggi provoca "sofferenza e insofferenza" anche nel cofondatore del Pdl Gianfranco Fini, resosi conto, insieme ad altri, che "se prima Berlusconi sembrava in grado di gestire l’alleanza, oggi è la Lega che detta legge e lancia la sfida del suo potere e del suo radicamento". Rutelli, che ricorda di essere fra i fondatori del Partito democratico, richiama ad uno sforzo generale volto a fronteggiare una stagione che si annuncia dura: "Da questo mese di settembre emergerà l’evidenza di una crisi per le imprese, con perdita di posti di lavoro, nuovi conflitti nel campo giudiziario, l’innalzamento del termometro del dibattito pubblico, tensioni nella maggioranza".

Ma, avverte il presidente del Copasir, "è il momento di guardare oltre la crisi per unire le forze che vogliono ragionare e costruire" e lavorare per "raggiungere insieme" quell’obiettivo di stabilità e sicurezza "corrispondendo alle attese di noltissimi italiani". Rutelli ha criticato chi, come l’Idv, si è messa a paragonare Berlusconi a Hitler e le polemiche sui magistrati alla Shoah, e così "ha fatto un favore a Berlusconi" anzichè puntare l’indice sul fatto che il premier prende iniziative giudiziarie contro i giornali, proprio lui che, con la legge Alfano non è perseguibile.

"Sono queste le cose che dovrebbero riempire le pagine dei giornali" lamenta Rutelli che sottolinea, tra l’altro: "Più che guardare attraverso il buco della serratura a ciò che accade nelle camere da letto, bisognerebbe guardare cosa avviene nelle Camere parlamentari".