"Il rapporto della Commissione europea sull’Italia ribadisce la presenza di pesanti squilibri macroeconomici con particolare riguardo alla produttivita’ e al debito pubblico. Il costo del lavoro per unita’ di prodotto e’ stato ridotto dagli interventi di riduzione della pressione fiscale sul lavoro ma rimane elevato a causa della persistente bassa produttivita’. Cio’ richiede un piu’ stretto collegamento con essa dei salari e il conseguente sviluppo della contrattazione aziendale ridimensionando, ancor piu’ in tempi di deflazione, i contratti nazionali". Lo afferma in una nota il senatore di Area Popolare Maurizio Sacconi. "I decreti attuativi del jobs act dovranno essere monitorati nei loro effetti sul mercato del lavoro in modo da adottare lungo la via i necessari aggiustamenti – aggiunge -. Altrettanto importanti sono considerate le riforme in materia di fisco, giustizia e piu’ in generale di pubblica amministrazione, con specifico riferimento a una spending review largamente da fare. Non possiamo quindi abbassare la guardia".